Meraviglie a cielo aperto: 5 bellezze naturali americane
Hai sempre sognato di visitare gli spazi sconfinati del Far West o di percorrere i sentieri delle Montagne Rocciose ma non ne hai ancora avuto la possibilità? Ecco solo alcune delle bellezze naturali degli Stati Uniti d'America che avrai modo di conoscere meglio:
Parco Nazionale Yosemite
In California, nel settore nord-occidentale della Sierra Nevada, tra le contee di Mariposa e Tuolumne, si estende un'area naturale protetta di 3.081 km²: il parco nazionale di Yosemite.
Designato nel 1984 come patrimonio dell'umanità dall’Unesco, lo Yosemite park è costellato da cime granitiche, spettacolari cascate, limpidi ruscelli e profondi canyon.
Lo Yosemite park ospita una straordinaria biodiversità e tra le specie vegetali presenti nel parco spicca soprattutto la sequoia gigante, di cui esistono anche esemplari millenari.
Il periodo migliore per visitarlo è l'estate, da giugno a settembre: in particolare luglio e agosto sono i mesi più indicati, se si decide di raggiungere le alte quote.
Parco Nazionale di Yellowstone
Nell’estrema zona nord-occidentale dello Stato del Wyoming, al confine con il Montana e l’Idaho, si trova il Parco nazionale di Yellowstone, anche questo dichiarato nel 1978 Patrimonio dell'Umanità dall’Unesco.
Yellowstone, che è il più antico Parco nazionale del mondo ed è la più grande area protetta degli Stati Uniti, si estende per 8.983 km² su una serie di altopiani ricoperti da piane erbose, vaste foreste e corsi d’acqua.
Celebre per gli oltre 300 geyser e le quasi 10.000 sorgenti calde, Yellowstone è un’area che conserva intatto lo splendido aspetto selvaggio conosciuto dai pionieri del XIX secolo,
Il periodo migliore per visitare il parco di Yellowstone è l'estate, da maggio a settembre, ma è un’esperienza incredibile anche d’inverno, perché il paesaggio si ricopre completamente di neve: le temperature calano abbondantemente sotto lo zero e l’elevata escursione termica è un fattore da non sottovalutare.
Death Valley National Park
La Death Valley è un Parco nazionale che si trova nello Stato della California e in piccola parte nel Nevada. Lunga 225 chilometri e larga in media 40 chilometri, questa valle è anche rinomata perché al suo centro si trova il punto più basso del Nord America.
La Death Valley presenta numerosi punti d’interesse di tipo storico culturale come incisioni rupestri e di tipo geologico mineralogico come i bacini di sale e i fossili. In particolare attrae i turisti il fenomeno delle sliding rocks o "pietre mobili", le rocce che sembrano spostarsi da sole, lasciando lunghe scie nella superficie fangosa.
In estate le temperature roventi e il vento caldo risultano insostenibili per la maggior parte dei turisti, quindi i mesi migliori per visitare il Death Valley National Park sono quelli invernali: tra dicembre e marzo la temperatura media minima va dai 4 e ai 12°C, mentre le massime sono comprese tra i 20 e i 25°C.
Monument Valley
Uno dei simboli degli Stati Uniti, entrati nell’immaginario collettivo mondiale, sono le guglie rocciose che caratterizzano il paesaggio della Monument Valley, un pianoro desertico di origine fluviale collocato al confine tra Utah e Arizona. La zona fa parte della Navajo Nation Reservation e si raggiunge percorrendo la Highway 163.
Le guglie rocciose della Monument Valley, sono geologicamente definite "testimoni di erosione” e sono anche soprannominate butte o mesas in base alla loro conformazione.
Il mese migliore per visitare la Monument Valley è giugno, perché il caldo è secco e meglio sopportabile, mentre i mesi più piovosi risultano essere quelli da luglio ad ottobre.
Parco Nazionale del Grand Canyon
Nello stato dell’Arizona, a 100 km da Las Vegas, si trova il Parco Nazionale del Grand Canyon, Patrimonio dell'Umanità dall’Unesco dal 1979.
Il Grand Canyon consiste in una profonda gola del fiume Colorado, considerata una delle meraviglie naturali del mondo: l’intera area è monumento nazionale dal 1908.
Grazie ai processi di orogenesi ed erosione fluviale, le pareti del Canyon costituiscono una vera e propria cronaca geologica su cui si può leggere la storia delle trasformazioni terrestri iniziate più di due miliardi di anni fa.
Il periodo migliore per visitare il Parco Nazionale del Grand Canyon è l’inverno perché i sentieri sono meno affollati dai turisti, l’aria è più limpida e non fa troppo freddo. Durante la stagione estiva invece, oltre all’eccessivo afflusso turistico, si rischia di soffrire di colpi di calore se non si è bene equipaggiati.