Scuola: come si diventa insegnanti
Il mondo della scuola si prepara ad un deciso cambiamento per quel che riguarda l'insegnamento e i metodi attraverso i quali si può diventare insegnanti.
E' stato infatti redatto e firmato il nuovo Regolamento per la formazione dei docenti.
Un documento che mette in primo piano l'esperienza attiva degli aspiranti insegnanti all'interno delle scuole attraverso un tirocinio da svolgersi all'indomani della laurea.
Uno degli aspetti più innovativi risiede nel fatto che le vecchie SSIS, ovvero le scuole attraverso le quali venivano preparati gli insegnati, verranno sostituite da appositi corsi di laurea magistrale, all’interno delle quali viene inserito il sopracitato e obbligatorio tirocinio.
In ogni percorso di studio, inoltre, parte del tempo sarà dedicato all’acquisizione dei quelle competenze fondamentali a gestire la disabilità, in modo che il futuro docente possa apprendere gli strumenti necessari per far fronte ai bisogni speciali degli studenti disabili.
Per quanto riguarda i corsi di laurea, invece, è importante sottolineare che andranno a costituirsi differenti percorsi di studio in base alla scuola di destinazione dell'insegnante.
Per insegnare nelle scuole d'infanzia e primarie sarà necessaria una laurea quinquennale a numero programmato, all'interno della quale saranno rafforzate le competenze disciplinari e pedagogiche legate all'insegnamento.
Non verranno tralasciate, inoltre, le certificazioni e i laboratori dedicati alla lingua inglese e alle nuove tecnologie, elementi ora indispensabili per l'insegnamento.
Invece, per quanto riguarda la scuola secondaria di primo e secondo grado sarà necessaria un’apposita laurea magistrale che terminerà con un anno di tirocinio formativo all'interno delle scuole.
Per evitare il precariato tutti i corsi magistrali saranno a numero chiuso e programmato, in modo da rispondere alle reali necessità del sistema dell'istruzione.
Si tratterà, in ogni caso, di un percorso di studi eminentemente pratico attraverso laboratori, tirocini e didattiche, in modo che non vengano riproposti gli insegnamenti già affrontati durante il precedente percorso di laurea.
Il sistema sopra descritto, inoltre, non escluderà affatto i vecchi laureati: tutti coloro che provengono dalle vecchie lauree potranno accedere all'anno di tirocinio a numero programmato dopo aver, ovviamente, superato i test preselettivi scritti e orali.