Calcolare l'impronta ecologica per costruire un futuro più verde e sostenibile
In un secolo come il nostro, purtroppo caratterizzato dal crescente inquinamento e dal continuo sfruttamento delle risorse naturali, appare quanto mai fondamentale il concetto di sostenibilità ambientale e di impronta ecologica. Ma se di sostenibilità ormai si sente parlare moltissimo, la definizione di impronta ecologica potrebbe essere sconosciuta ai più. Cosa si intende, quindi, per impronta ecologica?
Neologismo introdotto nel 1996, l'impronta ecologica altro non è che un indice statistico utilizzato per capire a quanto ammonta la richiesta umana nei confronti delle risorse naturali. Il calcolo, inoltre, non tiene conto solamente delle necessità umane rispetto all'ambiente, ma mette altresì in relazione ad esse le capacità reali del nostro pianeta di rigenerare le risorse naturali richieste.
Il calcolo dell'impronta ecologica globale, quindi, è molto utile non solo per capire in che direzione sta andando l'umanità, ma per comprendere a pieno quanto il comportamento del singolo individuo possa influenzare positivamente o negativamente la salute del nostro ambiente e la ricchezza delle risorse che esso quotidianamente ci offre.
Il calcolo dell'impronta ecologica si basa sull'analisi di diversi fattori tra i quali figurano l'alimentazione, il consumo energetico, lo smaltimento dei rifiuti, la mobilità e, ovviamente, le caratteristiche del paese nel quale cui si vive. Più l'indice di impronta ecologica è alto, più risulta necessario rivedere il proprio stile di vita al fine di renderlo maggiormente sostenibile.
Diminuire l'impronta ecologica, infatti, significa combattere l'inquinamento e contribuire a risanare il nostro pianeta, ormai da troppo tempo trascurato. Ma quali sono, nella pratica, i giusti accorgimenti capaci di rendere uno stile di vita più verde?
Per quanto riguarda l'alimentazione è bene preferire cibi di origine vegetale: diminuire o addirittura eliminare il consumo di carne e di pesce è uno dei modi concreti per aiutare l'ambiente. Sempre su questo fronte, è bene preferire i cibi a km zero, ovvero quelli prodotti nei territori in abitualmente si vive..
La gestione della casa, poi, deve essere votata al risparmio energetico: lampadine a basso voltaggio e preferenza per le energie rinnovabili rispetto ai combustibili fossili sono due dei tanti modi per avere un impatto minore sull'ambiente.
Per troppo tempo, infatti, l'essere umano ha consumato senza porsi alcun limite, pensando forse che le risorse del nostro pianeta fossero infinite. Ma il crescente inquinamento, il surriscaldamento globale, la deforestazione e l'effetto serra ci ricordano continuamente che la Terra è al collasso ed è dovere dei suoi abitanti, che ne sono carnefici e allo stesso tempo vittime, fare qualcosa per migliorarne le sorti future.