Il Bosone di Higgs esiste: scoperta la particella all’origine dell’Universo
Una particella fisica la cui esistenza è stata per molti anni contraddistinta da una fumosa aria di leggenda. Una particella che, dopo quasi cinquant'anni di attesa, arriva oggi a essere finalmente teorizzata con tutta la sua pregnanza fisica.
Del Bosone di Higgs (o Particella di Dio) se ne parla da moltissimo tempo, precisamente dal 1964, anno in cui il fisico britannico Peter Ware Higgs arrivò a ipotizzare l'esistenza di una nuova particella subatomica atta a spiegare l'origine della massa nelle altre particelle elementari.
Data importantissima per il mondo intero, il 4 luglio 2012 diventa una giornata memorabile per la scienza e la fisica: è questo il giorno in cui i ricercatori del CERN hanno potuto mostrare al mondo il risultato di anni di esperimenti, elucubrazioni e ipotesi. Gli esperimenti sul Bosone di Higgs, infatti, sono cominciati nel 2008 in quello che, ad oggi, è il più potente acceleratore di particelle del mondo (27 km di lunghezza), per la cui costruzione sono stati necessari 20 anni di lavori, 10 miliardi di euro.
Ma cos'è, in parole povere, il Bosone di Higgs? Molti scienziati si riferiscono ad esso come "colla dell'universo". Tale particella, infatti, permette a tutte le altre di avere una massa propria e di interagire tra loro.
Se, infatti, il Bosone di Higgs non esistesse, nessuna particella sarebbe stata 'dotata' di massa propria; senza la massa, vera e propria sorgente di forza di gravità, non ci sarebbe attrazione fra gli atomi, stelle, pianeti e corpi celesti eccetera. Ecco perché la non esistenza del Bosone di Higgs porterebbe i componenti della materia non interagire tra loro e, conseguentemente, la realtà per come la conosciamo oggi non esisterebbe affatto.
La scoperta del Bosone di Higgs è un passo fondamentale perché va a completare il cosiddetto modello standard, ovvero la teoria principale della fisica contemporanea.
Grazie alla scoperta della Particella di Dio si va quindi adarricchire il "ventaglio" delle particelle elementari che compongono i mattoni della materia ad oggi conosciuta, gettando nuova luce sull’origine dell’universo.