Con la nutraceutica la prevenzione comincia a tavola: gli alimenti che proteggono dall'inquinamento

mais

Tematica sempre al centro dei dibattiti che accendono l'opinione pubblica, l'inquinamento atmosferico è uno dei problemi che oggi mette maggiormente a rischio la nostra salute e quella del pianeta sul quale viviamo.

In poco più di cento anni la portata dei danni causati dall'inquinamento è inimmaginabile: non solo abbiamo assistito alla mutazione degli ecosistemi o alla riduzione delle biodiversità, ma anche alla nascita di tutta una serie di patologie a carico dell'uomo che prima non esistevano.
Le prime attestazioni sullo smog, infatti, risalgono al 1905, quando il problema venne per la prima volta presentato ad un convegno sulla salute pubblica a Londra.

Erano quelli, infatti, gli anni in cui l'umanità assisteva alla cosiddetta seconda rivoluzione industriale, con la quale fu introdotto l'uso dell'elettricità, dei prodotti chimici e dei combustibili fossili quali il petrolio. Un progresso che l'umanità paga a caro prezzo, poiché è in questo periodo che l'aria da noi respirata comincia ad essere inquinata dagli agenti rilasciati nell'aria dalle industrie. Con gli anni lo scenario è ulteriormente peggiorato con l'introduzionedagli impianti di riscaldamento domestico e dal sempre più crescente numero di veicoli a motore termico e a combustione interna che utilizziamo.

Ma come ci si difende, oggi, dallo smog? si tratta, infatti, di particelle tanto piccole che risulta quasi inevitabile respirarle e, amenoché si decida di abbandonare le città a favore di località con aria più pulita, le alternative sono ben poche.

Tuttavia un aiuto e una difesa la si può trovare anche nell'alimentazione: una verità che emerge nel corso del II congresso Nazionale della SINut, tenutosi recentemente a Milano.

SINut è l'acronimo di Società Italiana di Nutraceutica, i cui studi riguardano quella branca della medicina che studia gli alimenti funzionali alla salute dell'uomo.

Uno dei punti sui quali il congresso ha posto il focus è proprio rappresentato dal problema dell'inquinamento che, secondo i luminari che anno partecipato ai dibattiti, può trovare un rimedio proprio nell'alimentazione, con la scelta di determinati cibi piuttosto che altri.

A parlare è Cesare Sirtori, Presidente del SINut. Il medico afferma che un valido alleato per la nostra salute lo possiamo ritrovare nel Mais, le cui proprietà sono in grado di combattere le conseguenze negative dello smog. Afferma, infatti, Sirtori: "Elevati livelli di flavonoidi contenuti nel mais sviluppano le difese del nostro organismo contro sostanze tossiche chiamate fumonisine, tossine da funghi ambientali presenti in alta concentrazione in caso di forte umidità e contaminazioni atmosferiche. Questo tipo di alimentazione esercita un’attività favorevole sulla salute e sulla durata della vita".

Altro alimento capace di combattere gli effetti negativi dello smog (e anche del fumo di sigaretta) sul nostro organismo sono i broccoli, delle cui proprietà si è occupata un'altra ricerca, questa volta condotta dall'Università degli Studi di Milano, poi pubblicata su Informawold.  Questo perché nei broccoli è contenuto un mix di nutrienti (isocianati, vitamina C, B, PP, provitamina A, e minerali vari) la cui azione combinata aiuta l'organismo a combattere gli effetti nocivi dell'inquinamento.

Un congresso, quello tenuto dal SINut, che ci insegna quanto la salute cominci prima di tutto a tavola poiché è proprio negli alimenti che si possono trovare i primi alleati contro i fattori di rischio che, costantemente, minano al nostro benessere.