100 anni dalla nascita di Giulietta Masina
I 100 anni di Giulietta Masina, attrice talentuosissima, maschera sensibile, moglie e musa di Federico Fellini.
Il 22 febbraio 1921 nasceva Giulietta Masina. Moglie e musa di Federico Fellini, l'attrice di origini emiliane rappresenta una delle icone del cinema mondiale. Il rapporto burrascoso con il regista non ha mai messo in dubbio la sua grandezza d'interprete né il suo ruolo nella vita di Fellini, noto tombeur de femme. Nel 2021 avrebbe compiuto 100 anni.
Chi era Giulietta Masina
Nel libro Via Libera. 50 donne che si sono fatte strada (Sonzogno) di Valentina Ricci, Viola Afrifa e Romana Rimondi, la vita di Giulietta Masina diventa una strada. L'autoritratto che le autrici fanno compiere all'attrice inizia così: «Sono nata vicino a Bologna, ma si può dire che non ci ho mai vissuto». Nata per la precisione a Giorgio di Piano, il 22 febbraio 1921, Giulia Anna Masina, detta Giulietta si trasferisce a Roma con la famiglia a casa di una zia vedova a quattro anni. Il rapporto con la parente è speciale: è lei a spronarla a studiare e a seguire le sue inclinazioni artistiche.
Dopo la laurea in Lettere inizia a lavorare come cantante e ballerina. Si esibisce anche con il violino, talento ereditato da suo padre Gaetano, che le aveva dato lezioni. Approda alla radio e usa la sua voce per recitare nello sceneggiato Le avventure di Cico e Pallina, in cui si raccontavano le avventure di due sposini. A scriverlo era stato un giovane autore, da poco arrivato dalla provincia: Federico Fellini.
La storia d'amore con Federico Fellini
Dopo l'incontro virtuale, attraverso le parole dello sceneggiato Le avventure di Cico e Pallina, Federico Fellini chiama Giulietta Masina: voleva che l'opera diventasse un film e, con questa scusa, estorce all'attrice una foto per capire se avesse la faccia giusta per il cinema. Anche se il film non si fa, è l'inizio di una delle più grandi storie d'amore di sempre. Nove mesi dopo, Giulietta Masina e Federico Fellini erano marito e moglie. Masina e Fellini ebbero un figlio, Pier Federico, nato il 22 marzo 1945 e morto appena undici giorni dopo la nascita.
Il 29 marzo 1993 Federico Fellini ritira il suo Oscar alla carriera. Nel suo discorso dice: «In queste circostanze è facile essere generosi e ringraziare tutti… Vorrei naturalmente, prima di tutto, ringraziare tutte le persone che hanno lavorato con me… Non posso nominare tutti, quindi lasciate che faccia un solo nome, quello di un’attrice che è anche mia moglie… Grazie, carissima Giulietta… E per favore, smettila di piangere!». C'è chi sostiene che Masina non avrebbe mai raggiunto il successo se Fellini non le avesse cucito addosso i ruoli giusti. Ma c'è chi sostiene anche che lei ha dovuto rinunciare a molto per permettere al marito di esprimersi in piena completezza.
I film più famosi di Giulietta Masina
Minuta eppure dotata di grande potenza espressiva, Giulietta Masina conquista le platee di tutto il mondo con personaggi indimenticabili come Gelsomina ne La strada (1954) e Cabiria in Le notti di Cabiria (1957), sempre diretta da Fellini. Entrambi i lavori hanno vinto entrambi l'Oscar al miglior film straniero. Fellini la dirige anche nel suo primo film a colori, Giulietta degli spiriti (1965) insieme a Mario Pisu e, vent'anni più tardi, nel malinconico Ginger e Fred (1985), dove recita accanto a Marcello Mastroianni.
Oltre che con Fellini, ha lavorato sotto la regia di alcuni dei più grandi cineasti del suo tempo, da Roberto Rossellini in Paisà (1946), film con cui esordisce al cinema, ad Alberto Lattuada in Senza pietà (1948), passando per Luigi Comencini in Persiane chiuse (1951). Ha vinto numerosi premi cinematografici, tra cui quattro Nastri d'Argento, quattro David di Donatello e un Golden Globe.
Appare anche in televisione. Siamo negli anni Settanta e Masina recita in due sceneggiati di buon successo, Eleonora (1973) diretto da Silverio Blasi, e Camilla (1976) diretto da Sandro Bolchi, tratto dal romanzo Un inverno freddissimo di Fausta Cialente.
Gli omaggi per il centenario dalla nascita
Giulietta Masina è morta a Roma il 23 marzo 1994, pochi mesi dopo la morte di Fellini, morto il 31 ottobre 1993, un giorno dopo l'anniversario dei loro 50 anni di matrimonio. Nelle sue ultime volontà ha chiesto di essere seppellita con indosso il vestito nero di paillettes indossato durante la notte in cui lei e Fellini hanno vinto l'Oscar. Masina e Fellini sono sepolti nel cimitero di Rimini. La loro tomba è marcata dal monumento "Le Vele", opera dello scultore Arnaldo Pomodoro.
«Questa creatura umana che Giulietta ha saputo incarnare e tratteggiare con tanta ammirevole precisione e trepidazione, è semplicemente la donna, la femmina portatrice di vita, senza la quale non esisterebbe nessuno di noi, né il popolo di questa terra, né il futuro che ci attende, né l’arte, né la creatività, né la memoria, né i viaggi interstellari che forse condurranno il genere umano a colonizzare nuovi mondi, chissà in quali remote contrade del cosmo», scrive Gianfranco Angelucci, studioso della vita e le opere di Federico Fellini, nonché autore del volume Giulietta Masina (Edizioni Sabinae/Centro Sperimentale di Cinematografia).
Stefania Leo