Giornata Internazionale delle Bambine: i numeri, gli obiettivi, le iniziative

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La Giornata Internazionale delle bambine di celebra l'11 ottobre, in un contesto durissimo, che il coronavirus ha reso ulteriormente drammatico.

L'Onu stima che nel mondo ad oggi ci siano 1,1 miliardi di bambine. Con l'obiettivo di raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione di donne e ragazze, superando svantaggi e discriminazioni, l'11 ottobre si celebra la Giornata Internazionale delle Bambine. Questa ricorrenza mira a sensibilizzare l'opinione pubblica anche sulle efferate violenze che questa fascia della popolazione mondiale affronta ogni giorno, alcune denunciate, altre taciute.

Cos'è la Giornata Internazionale delle Bambine

Istituita tramite la Risoluzione 66/170 del 19 dicembre 2011, la Giornata Internazionale delle Bambine è il mezzo con cui l'Onu cerca di concentrare l'attenzione sui diritti delle più piccole e sulla necessità di promuoverne l'emancipazione. Supportandone l'adolescenza, la vita di queste donne del futuro può migliorare. Quello delle Nazioni Unite vuole essere un investimento sul futuro non solo delle dirette interessate, ma dell'intera popolazione mondiale.

La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo

In tutto il mondo la vita di bambine e ragazze è sotto attacco. Ogni minuto, 23 bambine e adolescenti in tutto il mondo sono costrette a sposare uomini spesso molto più grandi di loro e a subirne le violenze. Ogni anno tre milioni di bambine sono sottoposte alle mutilazioni genitali, che ne comprometteranno per sempre la salute sessuale e riproduttiva, ma anche, molto spesso, il benessere psicofisico. La pandemia Coronavirus ha, evidentemente, peggiorato le cose. L'ultimo Dossier #indifesa di Terres Des Hommes offre, in tal senso, un'ampia documentazione: "dall’abbandono delle scuole, all’aumento di 10 milioni di spose bambine previsto per il prossimo decennio; dalla tragica impennata di violenza domestica, registrata praticamente in ogni paese del mondo (compresa l’Italia) alla crescita prevista delle Mutilazione Genitali Femminili. Il virus ha avuto un grande impatto nell’escludere ragazze e giovani donne dal mercato del lavoro, dalla scuola e dalla formazione di qualità superiore, con ripercussioni evidenti anche in Italia, dove la percentuale femminile di NEET è cresciuta ancora dal 27,9 al 29,3%. Un dato più di tutti rende evidente quanto si sia perso a causa della pandemia: prima dell’esplosione del Covid-19 si stimava che sarebbero stati “sufficienti” 99 anni per raggiungere la parità di genere. Oggi invece sappiamo che serviranno almeno 135 anni per colmare il Gender Gap".

La sfida Terre des Hommes: proteggere le bambine

Il rapporto ha però evidenziato anche come, "attraverso la segmentazione dei dati, la sperimentazione di buone pratiche, il coinvolgimento di diversi attori e il protagonismo delle ragazze e dei ragazzi, si siano ottenuti risultati concreti, sfidando vecchie consuetudini, tabù e leggi ormai superate dal sentimento comune". "Oggi - si legge ancora nel report - "la grande sfida è ripartire da qui, consapevoli che bisognerà investire di più e più velocemente per recuperare il tempo perso e rendere stabili i progressi fatti negli anni pre-pandemia".

Consultorio per le ragazze

Nel 2020, presso l'ospedale dei bambini Buzzi di Milano, è partito il progetto Timmi, un ambulatorio con un pediatra e un team di psicologi con il compito di intercettare le situazioni di fragilità nel rapporto tra genitori e figli. Se il bambino arriva presso l'ambulatorio, gli operatori cercano di intuire se ci sono criticità nei rapporti familiari e di avere un colloquio con i genitori. L'obiettivo è stemperare le tensioni in famiglia, ma si può arrivare anche a una segnalazione ai servizi sociali o al Tribunale dei minori.

La Casa di Timmi, che inaugurata il 20 ottobre 2020 a Carugo, in provincia di Como, sfrutta un immobile confiscato alla mafia e rimesso a nuovo grazie anche al contributo di Esselunga, per ospitare 6 bambini tra 0 e 5 anni allontanati dalle famiglie per maltrattamenti. È gestita in collaborazione con l'associazione Comin.

Rimettere i diritti delle bambine e delle ragazze al centro

Secondo l’ultimo Global Gender Gap Report del World Economic Forum uscito nel 2019 ci vorranno cento anni per raggiungere la parità di genere. L'Italia è al 117esimo posto per partecipazione economica delle donne e pari opportunità sul lavoro.

Rimettere al centro dell'agenda politica i diritti delle bambine e delle ragazze è oggi quindi più importante che mai. "Il post pandemia - ha affermato Donatella Vergari, presidente di Terres des hommes Italia - sarà per l’Italia e l’Europa il momento cruciale per grandi cambiamenti, con il Piano nazionale di ripresa e resilienza il governo ha promesso un forte impegno sulla lotta alle diseguaglianze e sul sostegno all’istruzione e all’inclusione di genere. Chiediamo che dalle parole si passi ai fatti e che realmente si dedichino risorse, fondamentali per il futuro del Paese, sulla prevenzione e tutela dalla violenza contro le bambine e le ragazze, la riduzione del gender gap e la partecipazione lavorativa delle ragazze e delle donne nelle attività che contrassegneranno il nostro avvenire».

Stefania Leo