‘Brasilia, un’utopia realizzata’: I primi cinquant’anni della capitale del Brasile in mostra alla Triennale.
Cinquant’anni fa il Brasile cambiava il proprio assetto amministrativo, spostando la capitale del paese da Rio De Janeiro a Brasilia.
Tuttavia l’importanza della città non è legata solamente alla sua recente qualificazione a capitale, poiché Brasilia è recente anche in quanto a costruzione.
Progettata ed edificata in quattro anni, la città diventa centro del Brasile il 21 aprile 1960.
Quest’anno, quindi, si festeggiano i primi cinquant’anni della città e la Triennale di Milano dedica all’evento una mostra visitabile fino al 23 Gennaio 2011. Intitolata ‘Brasilia. Un utopia realizzata’, la retrospettiva si articola seguendo un preciso ordine cronologico, organizzato in quattro diverse sezioni che indagano altrettanti aree tematiche.
In primo luogo lo spettatore capirà il motivo sotteso alla costruzione di una capitale ex novo: il progetto nasce dal presidente Juscelino Kubitscheck che, riferendosi ad un preciso articolo della costituzione brasiliana, decise di rendere effettivo lo spostamento della capitale da Rio De Janeiro. Uno spostamento che è nato dalla volontà di integrare maggiormente il territorio brasiliano, permettendo quindi lo sviluppo sociale ed economico di aree che, distanti da Rio De Janeiro, soffrivano della lontananza dal centro amministrativo e politico del paese.
Realizzata secondo le teorie di Le Corbusier, i primi passi di Brasilia echeggiarono attraverso il progetto di Lucio Costa, principale pianificatore urbano della nuova città. Oscar Niemeyer, invece, fu l'architetto principale e Burle Marx il Landscape Designer.
E, a questo proposito, non mancheranno le testimonianze direttamente dal periodo della progettazione, protagoniste della seconda sezione della mostra, dove saranno poste in primo piano anchele memorie e gli schizzi di Oscar Niemeyer.
La terza sezione, invece, ripercorre il momento della post costruzione, quando la città diventò centro del dibattito nazionale e argomento cardine nel mondo dell'architettura. Non mancheranno neanche le testimonianze di dissenso, volte a denunciare il cosiddetto modello insediativo dell'architettura.
La mostra allestita alla triennale non sarà altresì priva di un momento di riflessione, rappresentato dalla quarta e conclusiva sezione della mostra: che cos’è, oggi, Brasilia?
Uno spazio artistico grazie al quale saranno indissolubilmente legate insieme tematiche diverse ma contingenti: l’architettura, le vicende politiche e sociali di un paese in continua espansione.