La stanza del malato
Il locale occupato dalla persona da assistere, specie se questa è destinata a passarvi buona parte della giornata, dovrebbe rispondere a una serie di requisiti legati alle particolari esigenze connesse con lo stato di malattia.
La pulizia
Naturalmente, deve essere accurata, volta a rimuovere prontamente ogni residuo organico e, più in generale, a ridurre al minimo la carica microbica dell'ambiente.
L'aerazione
Va effettuata più volte nella giornata affinché l'aria presente nella stanza risulti il meno possibile viziata. I momenti più indicati per l'aerazione sono la mattina, dopo l'igiene personale, nel pomeriggio e prima del riposo notturno. Durante questa operazione si baderà a non creare correnti d'aria dirette che possano danneggiare il malato costretto a letto, ma nessun'altra limitazione è necessaria.
L'umidificazione
Diviene importante soprattutto durante la stagione invernale, quando sono in funzione gli impianti di riscaldamento che riducono il grado di umidità degli ambienti. È essenziale ristabilire un giusto grado di umidità del locale, al fine di evitare problemi respiratori, utilizzando almeno le comuni vaschette colme d'acqua da applicare al radiatore. Esistono anche in commercio umidificatori elettrici, che permettono un più efficace controllo del grado di umidità.
Il rumore
Rappresenta un elemento di disturbo che occorrerebbe ridurre al minimo per favorire il riposo e garantire la tranquillità.
Gli arredi
Non dovranno essere trasformati, ma resi più adatti alle esigenze dell'assistito.
Sarà, per esempio, necessario fornire piani d'appoggio (comodino, tavolino) facilmente raggiungibili. Il letto è comunque l'elemento che riveste maggior importanza, soprattutto quando sia prevista una lunga degenza. In questi casi, in cui sarebbe preferibile disporre di un letto singolo per il malato, potrà essere necessario apportare delle modifiche, aggiungendo:
- un'asse di legno, da interporre fra il materasso e il letto al fine di prevenire posizioni viziate della schiena;
- una tela cerata, che permette di proteggere il materasso nei casi in cui la persona abbia seri problemi di incontinenza. Sarà opportuno coprire la tela cerata con una traversa di cotone o un telo di spugna, perché il contatto diretto tra il materiale plastico e la pelle provocherebbe una sudorazione eccessiva, con tutti i danni che ne conseguono;
- un materassino antidecubito, nel caso soprattutto di pazienti obbligati a stare a letto per molto tempo. Si tratta di materassini fluttuanti ad aria, adibiti alla profilassi delle ulcere da decubito. Questi vengono riempiti e svuotati ciclicamente d'aria mediante un compressore, modificando così regolarmente le pressioni d'appoggio.
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