La duplicazione del DNA
Uno dei requisiti fondamentali del materiale genetico è che la sua riproduzione dev'essere accurata poiché da esso dipendono le informazioni per il funzionamento dell'organismo.
Quando venne scoperta la struttura a doppia elica del DNA, la caratteristica che maggiormente colpì gli studiosi fu la relazione di complementarietà tra le basi. Questa caratteristica fece subito pensare a un tipo di duplicazione in cui ciascun filamento (catena) della doppia elica, aprendosi in corrispondenza del legame tra le basi, fungesse da stampo per la costruzione di un nuovo filamento. Secondo il modello di Watson e Crick, infatti, si ha una graduale separazione dei due filamenti e la formazione della forca replicativa, dove i due filamenti separati fanno da stampo per la sintesi di due filamenti complementari. Si formano così due molecole figlie identiche, ciascuna costituita da un filamento vecchio e da uno nuovo.
Questo tipo di duplicazione viene chiamato duplicazione semiconservativa.
I nucleotidi da soli non sono in grado di formare una catena: sono necessari un enzima che intervenga a legare i vari pezzi tra loro, cioè la DNA-polimerasi (che permette la polimerizzazione), e diversi altri enzimi, ciascuno specifico per una determinata fase.