Scoperta del DNA
Il materiale genetico, dunque, ha la proprietà di specificare una grande varietà di proteine.
Un passo in avanti per comprendere questa sterminata capacità è stata fatta con l'ipotesi che il materiale genetico contenesse un'informazione in una forma cifrata: un codice. Nel 1944, gli studi di Avery e dei suoi colleghi permisero di identificare questo codice con gli acidi nucleici, e più precisamente con il DNA, già isolato fin dal 1869. In quegli anni già si sapeva che il DNA era uno dei costituenti principali dei cromosomi degli eucarioti.
L'evidenza che anche i batteri, organismi procarioti, contenevano il DNA, permise di giungere a una visione unitaria delle basi dell'ereditarietà, valida sia per i batteri sia per gli organismi superiori.