La fase dell’era industriale

La prima fase, quella dell'era industriale, ha determinato un progressivo miglioramento del livello sanitario (i successi nella lotta alle malattie infettive), ottenuto attraverso una maggiore disponibilità dei mezzi di sussistenza e migliori condizioni igieniche. Risultati evidenti di tale miglioramento sono: il raddoppio della vita media degli individui; la riduzione della mortalità complessiva, e in particolare infantile (un morto entro il primo anno di vita su cinque nati nella seconda metà del XIX secolo e dieci su mille ai giorni nostri).

La riduzione dei tassi di mortalità (causa evidente dell'aumento numerico della popolazione durante l'ultimo secolo) deriva dalla diminuzione dell'incidenza delle patologie infettive tra le cause di morte.


Questa situazione si evidenziò ben prima della disponibilità di cure efficaci o di vaccinazioni, come risultato del miglioramento delle condizioni igieniche e ambientali (aria, acqua, rifiuti, alimenti). Condizioni più favorevoli iniziavano a evidenziarsi durante gli anni in cui i bisogni primari e più impellenti potevano essere soddisfatti, e in modi ancora perfettamente armonici con l'ambiente di vita, nel senso che, per esempio, i rifiuti per quantità e qualità non incidevano sui cicli biologici e chimici della natura. Le case erano di pietra o mattoni, gli indumenti erano confezionati con fibre naturali e gli alimenti, prodotti e preparati anch'essi in maniera naturale, venivano consumati freschi, senza aggiunta di conservanti chimici di sintesi.