tromboembòlica, malattìa
condizione patologica caratterizzata dalla formazione di trombi nelle vene (vedi flebotrombosi) e conseguente migrazione di emboli nelle arterie polmonari (vedi embolia polmonare). È più frequente in pazienti costretti all'immobilità dopo interventi chirurgici o traumi e si manifesta con dolore toracico puntorio, espettorazione striata di sangue, febbre e complicazioni broncopolmonari. In pazienti a rischio è opportuno mettere in atto una profilassi di posizione e movimento, cambiando di frequente la posizione nel letto, ponendo il paziente su un piano inclinato e favorendo la compressione attiva delle gambe. Per quanto concerne la terapia, sono impiegati anticoagulanti quali eparina, dicumarolici o streptochinasi; in seconda istanza si può ricorrere all'intervento chirurgico di trombectomia o embolectomia.