aerosòl
sospensione di particelle liquide o solide in un mezzo gassoso. Nell'uso medico si distinguono: l'aerosòl polidisperso, composto da particelle più grandi, che si ottiene con un vaporizzatore o con uno spruzzatore; l'aerosòl monodisperso, le cui particelle sono più piccole (1 mm3 ne contiene più di 20 milioni) e che si ottiene mediante apparecchi detti aerosolizzatori o nebulizzatori o atomizzatori. L'aerosòl polidisperso viene usato per le alte vie respiratorie e possiede un certo grado di umidità. L'aerosòl monodisperso, molto più secco, raggiunge, per semplice diffusione, anche le cavità profonde e pertanto è utilizzato nelle terapie broncopolmonari. Si somministrano mediante aerosòl soluzioni o sospensioni di balsamici, antibiotici, broncodilatatori, cortisonici (vedi asma, tracheite, pneumocistosi). I farmaci inalatori per la terapia dell'asma e della bronchite cronica devono raggiungere anche gli ultimi rami delle vie respiratorie: pertanto le loro dimensioni devono essere inferiori ai 5 micron. Un tipo particolare di aerosol - e per niente terapeutico - è quello legato all'inquinamento atmosferico, outdoor e indoor: si tratta di particelle solide di dimensioni piccolissime, inferiori a 1 micron, che restano in sospensione nell'aria per lungo tempo. Sono il prodotto della combustione di carburanti, legna, carbone, ma anche del fumo di sigaretta. Sono irritanti per gli occhi e le vie respiratorie, e contengono sostanze cancerogene e ossidanti.