acumetrìa
esame della funzione uditiva mediante prove con la voce e con il diapason. Le prove con la voce, afona o di conversazione, hanno valore orientativo, perché utilizzano uno stimolo sonoro variabile e dipendente da fattori esterni. Con il diapason si effettuano sei tipi di prove. La prova di Rinne stabilisce il rapporto fra la durata della percezione per via ossea e quella per via aerea, quest'ultima maggiore nell'udito normale. Nella prova di Weber, il soggetto d'udito normale o con ipoacusia bilaterale simmetrica localizza da entrambi i lati il suono del diapason posto sulla fronte o al vertice del capo. Con la prova di Schwabach si saggia la diversa durata della percezione del suono tra un soggetto d'udito normale e uno ipoacusico: in questa prova il diapason è posto al vertice del capo. Nella prova di Bonnier, invece, esso viene appoggiato in determinati punti dello scheletro e ha la stessa funzione. Con la prova di Gellé si saggia l'attenuazione di intensità sonora del diapason dopo aver compresso aria nel meato acustico esterno. Infine, la prova di Bing è basata sull'esame comparativo tra conduzione ossea relativa, a meato acustico libero, e conduzione ossea assoluta, a meato acustico occluso. Le prime tre prove sono le più utilizzate.