ipertensione endocranica
aumento della pressione endocranica. Può essere dovuta a un aumento del volume del contenuto della scatola cranica (processi espansivi infiammatori, tumorali), a un ostacolo al deflusso o al riassorbimento del liquido cerebrospinale (ma anche in taluni casi a un aumento della produzione di liquor), al drenaggio venoso del sangue cerebrale (trombosi dei seni della dura madre, delle giugulari, della vena cava superiore), a edema cerebrale, o a riduzione della capacità cranica (fratture con affondamento dei frammenti, ematomi extradurali). I sintomi fondamentali dell'ipertensione endocranica sono la cefalea, il vomito, la papilla da stasi, ma spesso sono presenti anche disturbi psichici, vertigini, crisi convulsive, paralisi del VI paio dei nervi cranici, bradicardia e ipertensione arteriosa. La terapia è quella della patologia in causa, ma può essere necessario intervenire d'urgenza per ridurre la pressione endocranica per mezzo di drenaggio liquorale. La terapia medica ha lo scopo di ridurre l'edema cerebrale con preparati cortisonici e infusioni di mannitolo.