iposodiemìa
(o iponatremia), riduzione della concentrazione di sodio nel sangue al disotto della norma. Si distinguono iposodiemìe ipo- normo- o iper-volemiche. Le iposodiemìe ipovolemiche si manifestano quando la perdita di sodio, di solito dal tratto gastrointestinale o renale (diuretici, morbo di Addison), supera la perdita di acqua. Le manifestazioni cliniche riflettono lo stato di ipovolemia. L'iposodiemia normovolemica si verifica nella sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (ADH o vasopressina), nella quale l'eccessivo riassorbimento di acqua è causa di iposodiemìa da diluizione. Le cause più comuni sono: produzione ectopica di ADH da parte di neoplasie, iperproduzione endogena da pneumopatie, malattie del sistema nervoso centrale, condizioni di stress. L'iposodiemìa ipervolemica si manifesta quando l'aumento dell'acqua corporea totale supera l'incremento del sodio. Si riscontra nello scompenso cardiaco congestizio grave, nelle cirrosi e nella sindrome nefrosica. Si può avere anche una falsa iposodiemìa in corso di iperlipemia. I sintomi, che compaiono quando la sodiemia scende sotto livelli critici, sono soprattutto neurologici: stato confusionale, sonnolenza fino al coma, crampi, convulsioni. La terapia è diversa a seconda delle diverse cause e, comunque, nei casi gravi il paziente va ospedalizzato.