litoterapìa
nella medicina omeopatica, metodo terapeutico che utilizza minerali e rocce diluiti e dinamizzati. È una terapia non tossica, che agisce sul terreno costituzionale del malato e tende a migliorare i processi metabolici perturbati per un blocco a livello enzimatico, cioè non per una vera e propria carenza di metalli e metalloidi, ma per una indisponibilità dell'organismo a utilizzare quegli ioni, che per qualche meccanismo particolare, pur essendo presenti nella dieta o somministrati in modo sufficiente, non possono essere attivati perché bloccati. Questo blocco degli ioni è detto chelazione e avviene per opera di una molecola organica che trattiene gli ioni stessi formando una nuova molecola da cui il metallo non può essere estratto. Secondo la medicina omeopatica, l'impiego di diluizioni omeopatiche di metallo permette di liberare la parte dello ione complessato e di reintrodurlo nel circuito metabolico, dove è necessario. L'impiego di rocce e minerali diluiti e dinamizzati sarebbe giustificato dal fatto che vi è analogia di struttura cristallina tra il minerale e il chelato, da cui si vuole liberare lo ione metallico. Il campo di applicazione della litoterapìa è molto vasto e ricopre praticamente tutti i grandi capitoli della patologia. In genere i rimedi vengono preparati in forma di fiala da prendere una volta al giorno e lasciare assorbire sotto la lingua.