markers
termine inglese (indicatori, marcatori) usato in medicina per definire sostanze in grado di svelare la presenza di determinate malattie: in genere si tratta di enzimi, antigeni, anticorpi, la cui produzione aumenta in certe condizioni. I markers tumorali, per esempio, possono essere presenti nelle sezioni istologiche (ottenute da biopsie) e permettere la diagnosi di certi tumori; oppure possono circolare nel siero: in questo caso possono essere indicativi della possibilità che sia presente un certo tipo di tumore; l'utilità maggiore dei markers tumorali, tuttavia, più che diagnostica è prognostica: in linea di massima, infatti, poiché il livello plasmatico dei markers è in funzione dell'attività (estensione o aggressività) del tumore, è possibile -attraverso il loro monitoraggio nel tempo- valutare l'efficienza della terapia eventualmente instaurata e avere indicazioni sulla probabilità di sopravvivenza del paziente. I markers dell'epatite virale, invece, sono antigeni (proteine appartenenti ai virus) o anticorpi (proteine prodotte dall'organismo contro i virus), che permettono di stabilire sia il tipo di virus infettante (A, B o D), sia lo stadio dell'infezione (malattia in corso, guarigione, stato di portatore ecc.).