idroclorotiazide

farmaco diuretico, appartenente alla famiglia delle tiazidi, che agisce bloccando il riassorbimento del sodio nel tratto ascendente dell'ansa di Henle, aumentando l'escrezione dell'ammoniaca, inibendo la secrezione tubulare dell'acido urico, riducendo l'escrezione del calcio e aumentando quella del magnesio. Usato nella terapia degli edemi e nell'ipertensione. Spesso la terapia è attuata in modo discontinuo (a giorni alterni o due volte la settimana). Può determinare: disturbi gastrici, astenia, anoressia, minore tolleranza ai carboidrati, aumento di colesterolo e trigliceridi, rash cutanei, trombocitopenia e leucopenia, ipopotassiemia, ipomagnesiemia e iperuricemia, depressione psichica. Per contrastare la perdita di potassio si può ricorrere a una dieta ricca di tale elemento o all'assunzione dei sali di tale elemento. L'idroclorotiazide è il diuretico attualmente più utilizzato nelle associazioni tra farmaci antipertensivi e in particolare viene associato agli ACE-inibitori. Aumenta la tossicità dei digitalici.