antiràbbica, vaccinazione
vaccinazione contro la rabbia. Non è obbligatoria, ma è consigliata a tutti i soggetti professionalmente esposti. Viene perlopiù effettuata dopo la morsicatura (o anche il semplice contatto con la saliva) da parte di animali certamente o presumibilmente affetti da rabbia: il lungo periodo di incubazione della malattia consente infatti lo sviluppo della risposta immunitaria prima che il virus sia giunto al sistema nervoso. Attualmente sono poco usati i vaccini preparati da estratti di tessuto nervoso animale, a causa delle reazioni allergiche, anche gravi, che possono determinare. I vaccini più usati sono preparati da colture cellulari e non danno complicazioni neurologiche né effetti collaterali rilevanti. Dopo la morsicatura, prima di intraprendere la vaccinazione antiràbbica, è importante considerare il tipo di animale, la zona, la situazione e se è possibile tenere l'animale in osservazione, al fine di evitare cicli vaccinali inutili. In casi particolari viene associata anche la sieroprofilassi con immunoglobuline specifiche.