Addison, morbo di
sindrome determinata da insufficienza corticosurrenalica cronica (ridotta produzione di corticosteridi). Si distinguono forme primitive, denominate morbo di Addison in senso stretto, in cui l'alterazione colpisce il surrene direttamente; e forme secondarie, causate da alterata produzione dell'ormone ipofisario ACTH, o adrenocorticotropina, per danno ipofisario o ipotalamico. In questo secondo caso alcuni studiosi parlano di morbo di Addison "bianco", in quanto il colore della cute non varia, mentre nelle forme primitive la cute si presenta generalmente scura, per aumento della deposizione di melanina. La malattia è cronica e insorge lentamente, generalmente in persone di mezza età, perlopiù donne. Le cause più frequenti delle forme primitive sono tubercolosi del surrene o malattie autoimmuni; quelle delle forme secondarie, radioterapia del cranio, interventi chirurgici sull'ipofisi, tumore cerebrale. La sintomatologia è caratterizzata da facilità a stancarsi, a volte con crampi e dolori muscolari, difficoltà di concentrazione, instabilità emotiva e depressione dell'umore. Il malato non ha appetito; spesso si presentano nausea e vomito. La pressione arteriosa è bassa, tanto da causare a volte episodi di collasso cardiocircolatorio. Caratteristica della forma primitiva è l'iperpigmentazione con effetto di intensa abbronzatura, soprattutto alle palme delle mani e dei piedi, e alle pieghe cutanee (per questo, un tempo era denominato "mal bronzino"). Nella donna può inoltre comparire amenorrea e nell'uomo impotenza e perdita della libido. La terapia è cronica ed è costituita dalla somministrazione di corticosteroidi.