Che cosa fare
per controllare la perdita di sangue da una ferita avete tre possibilità:
- premere direttamente sulla ferita;
- sollevare la parte sanguinante;
- comprimere l'arteria che rifornisce l'area sanguinante a monte della ferita.
Procedete così:
- sdraiate l'infortunato in posizione orizzontale e sollevate la parte sanguinante a meno che non sospettiate una frattura;
- se la ferita è ampia accostate fra loro i margini e teneteli uniti premendo saldamente con la punta delle dita per una decina di minuti;
- premete sulla ferita un tampone, un rotolo di garza o un fazzoletto ripiegato più volte e fermatelo con una benda ben aderente. Conservate una pressione costante sulla ferita per 10-30 minuti. Questa medicazione o bendaggio compressivo deve stringere senza bloccare il flusso arterioso. Per assicurarvi di ciò chiedete direttamente all'infortunato se avverte formicolii o intorpidimenti, o comprimete un'unghia dell'arto offeso fino a farla impallidire. Se ritorna entro tre secondi al colore normale dopo aver cessato la pressione, il flusso arterioso è rispettato; in caso contrario, allentate la benda;
- unitamente alla pressione diretta è utile sollevare la parte ferita in modo che si trovi sopra il livello del cuore;
- se la ferita continua a sanguinare anche dopo la compressione diretta e il sollevamento, si ricorrerà alla compressione arteriosa.
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Intervento su emorragia esterna. Emorragie esterne. In caso di ferita ampia accostate i margini e teneteli uniti premendo saldamente con la punta delle dita.

Intervento in caso di emorragia. Compressione con un tampone. Emorragia. In caso di fuoriusciuta di sangue arterioso o venoso da lesioni, bisogna cercare di controllare la perdita ematica comprimendo la ferita con un tampone, una garza ben aderente o un fazzoletto.

Controllo della perdita di sangue in caso di ferita. Emorragie esterne. Per controllare la perdita di sangue si può sollevare la parte ferita in modo che si trovi sopra il livello del cuore.