Storia dell'alpinismo
Il superamento di un crepaccio durante la scalata per la conquista dell'Everest (8848 m) nel 1953 L'Everest (8848 m) è la massima elevazione della Terra. Il monte costituì per secoli la meta più ambita di scalatori ed esploratori himalayani. Nel 1920 cominciarono i tentativi di scalata da parte di spedizioni straniere, ma solo il 29 maggio 1953 una spedizione inglese guidata da J. Hunt consentì a sir Edmund Percival Hillary, alpinista ed esploratore neozelandese, e al nepalese Tenzing, saliti dal versante meridionale, di conquistare la vetta.
Edmund Hillary e lo Sherpa Tensing bevono una tazza di tè dopo la conquista dell'Everest L'Everest si innalza al confine tra il Nepal e la Cina, nella catena dell'Himalaya. Costituito alla base da rocce metamorfiche e granitiche cui si sovrappongono, oltre i 7000 m s.m., calcari e scisti calcareo-quarzosi.
Spedizione italiana del 1954 alla conquista del K2 in Pakistan Il K2 è la seconda cima della Terra per elevazione con i suoi 8611 m. La prima spedizione che riuscì a scalarne la cima fu quella italiana guidata da Ardito Desio il 31 luglio 1954.
Spedizione italiana sul K2 nel 1954 Il K2 con i suoi 8611 m è un'imponente piramide di roccia e ghiaccio che si innalza al confine tra il Kashmir pakistano e la Cina (Sinkiang-Uighur), in una regione impervia e di difficile accesso; domina da N il ghiacciaio del Baltoro.
Conquista del K2 da parte di Ardito Desio nel 1954 Geologo italiano (Palmanova, Udine, 1897-Roma 2001). Professore e direttore dell'Istituto di geologia dell'Università di Milano, socio nazionale dei Lincei, si dedicò a importanti studi di geologia e di paleontologia sia in Italia che all'estero. Nel 1954 organizzò e diresse la spedizione alpinistica al K2 (ascensione Compagnoni-Lacedelli). Il 18 aprile 2001, in occasione del suo 104° compleanno, il presidente Repubblica Ciampi gli conferì la medaglia d'oro "per le sue alte imprese scientifiche".
Lino Lacedelli sulla vetta del K2 il 31 luglio del 1954 Lino Lacedelli, guida alpina italiana (Cortina d'Ampezzo, Belluno, 1925-2009), raggiunse insieme con Achille Compagnoni, alpinista e sciatore lombardo, la vetta del K2 il 31 luglio 1954. I due superarono le ultime centinaia di metri senza l'aiuto dei respiratori a ossigeno.
Spedizione di Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi sul Ruwenzori nel 1906 La catena del Ruwenzori è un gruppo montuoso dell'Africa centrale, che si innalza tra il lago Alberto e il lago Edoardo, allungandosi per ca. 130 km al confine tra la Repubblica Democratica del Congo e l'Uganda. Costituito per lo più da rocce intrusive, culmina a 5109 m s.m. nella cima Margherita, ponendosi così al terzo posto tra i monti più alti dell'Africa. Scoperto nel 1889 da Stanley, fu scalato per la prima volta dal duca degli Abruzzi nel 1906.
Jean-Antoine Carrel (Valtournenche 1829-1890) L'alpinista valdostano Jean-Antoine Carrel fu il primo a salire sulla vetta del Cervino (4478 m) dal versante italiano il 16 agosto 1865.
Walter Bonatti durante la scalata del Grand Capucin Alpinista italiano (Bergamo 1930). Ha compiuto numerose imprese alpinistiche di rilievo, tra cui la “prima” della parete Est del Grand Capucin (3838 m, nel 1951) sulle Alpi del Monte Bianco e la direttissima invernale solitaria della parete Nord del Cervino (4478 m).
Austria, monte Grossglockner (3797 m) Il Grossglockner è la montagna più elevata dell'Austria con i suoi 3797 m. Le sue pendici sono ricoperte da estesi ghiacciai, tra cui il Pasterze (24 km²), il maggiore dell'Austria; è parzialmente risalito da una strada panoramica inaugurata nel 1935 e aperta solo nella stagione estiva, che collega Heiligenblut a Fusch an der Grossglockner, superando i 2500 m s.m. di quota. La sua cima fu scalata per la prima volta nel 1800 da P. Horasch.