Le origini del Jazz
Orchestra jazz a New Orleans all'inizio del XX secolo Sugli albori del jazz a New Orleans (1895-1917) vi sono molte leggende, ma nessun documento sonoro. Pare che la musica delle bande cittadine fosse stata trasformata in jazz per opera di alcuni grandi solisti di cornetta (Buddy Bolden, Bunk Johnson).
L'Original Dixieland Jazz Band. Il quintetto jazz bianco diretto dal cornettista Nick La Rocca (1889-1961) fu fondato nel 1916 a Chicago da musicisti di New Orleans All'inizio del Novecento New Orleans produce due figure di sicuro genio: Joe Oliver, maestro del jazz collettivo, e Jelly Roll Morton, compositore dalla vita picaresca. Tuttavia il primo disco di jazz (1917) viene inciso per caso da un quintetto di bianchi, l'Original Dixieland Jazz Band, il cui valore è tuttora discusso.
Sidney Bechet (1897-1959), sassofonista e clarinettista jazz Con Louis Armstrong e Sidney Bechet il jazz di New Orleans tocca il culmine e muore, trasformandosi in uno stile nuovo, più solistico e aggressivo. Sidney Bechet, autodidatta, imparò a suonare quasi tutti gli strumenti del jazz con preferenza per il clarinetto e soprattutto per il sassofono soprano. Incominciò a farsi apprezzare nel 1923 con i Blue Five di Clarence Williams, quindi si recò più volte in Europa. Dopo la seconda guerra mondiale si stabilì in Francia, diventando l'idolo di migliaia di amatori e il polo d'attrazione di tutte le iniziative jazzistiche.
Edward Kennedy Ellington, detto "Duke" (Washington, 1899 - New York, 1974), pianista e compositore jazz statunitense Negli anni successivi, se con Bessie Smith il canto blues si sposa al solismo jazz e con J. P. Johnson ed Earl Hines il piano jazz tocca i vertici del concertismo, con Fletcher Henderson e Duke Ellington si delinea il linguaggio dell'orchestra jazz.
Leon Bix Beiderbecke (secondo da sinistra) con il suo complesso jazz (1924) Quando a Kansas City si sviluppa uno stile più ritmico e scandito i bianchi trovano questa musica elettrizzante, ma non la capiscono: per loro è solo un nuovo genere ballabile. Delirano per le goffe orchestre “ritmo-sinfoniche”: specie per P. Whiteman che, commissionando a G. Gershwin la pur splendida "Rhapsody in Blue", diffonde colossali equivoci sul jazz. Il maggior solista bianco del periodo è Bix Beiderbecke, introverso poeta della cornetta.
I Wolverines, orchestrina nella quale, nel 1924, suonava come cornettista Bix Beiderbecke. Da sinistra a destra: Dick Voynow, Bob Gilette, George Johnson, Min Leibrook, Vic Moore, Jimmy Hartwell, Bix Beiderbecke Bix Beiderbecke, di origine tedesca, fu educato nel culto dei compositori romantici; scoprì il jazz grazie ai battelli sul Mississippi che passavano davanti a casa sua. Rinunciò a studi musicali formali, imparò in qualche modo a suonare la cornetta, ed entrò in un'orchestrina studentesca, i Wolverines (1924).
Duke Ellington e l'orchestra La Crisi del 1929 spazza via tutto, ma il jazz sopravvive, quasi di nascosto: durante la Depressione (1930-34) emerge Duke Ellington, il più grande compositore jazz. Figlio di un maggiordomo della Casa Bianca, crebbe in una famiglia borghese, dove ricevette una raffinata educazione. I suoi primi capolavori (East St. Louis Toodle-Oo, Black and Tan Fantasy, Creole Love Call) spalancano un inesplorato mondo di sonorità stridenti, rauche e sensuali.
Ritratto di Charlie Parker (Kansas City 1920 - New York 1955), sassofonista e compositore jazz statunitense La ripresa economica apre le porte alla rinascita del jazz, ora chiamato swing (1935-45). Ridotto poi a meccanico ingranaggio di danza, lo swing viene seppellito dal bebop, uno stile decisamente nero, aspro, ribelle e tumultuoso, creato da grandi solisti (Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Bud Powell, Thelonious Monk).
Frank Sinatra, nome d'arte di Francis Albert Sinatra (Hoboken, 1915 - Los Angeles, 1998), cantante, attore e conduttore televisivo statunitense Con il bebop, il jazz diventa musica di puro ascolto e perde molto del suo pubblico, che si volge al jazz tradizionale, o a cantanti melodici (Frank Sinatra), o al rhythm and blues.
Miles Dewey Davis III (Alton, 1926 - Santa Monica, 1991), compositore e trombettista jazz statunitense Dal bebop si distaccano varianti più bianche e intellettuali: il diafano cool jazz (Lennie Tristano, Miles Davis) e il progressive (S. Kenton), mentre Ellington entra nella fase delle grandi suites. Ma l'ostilità del pubblico, il trapasso dal disco a 78 giri al long playing e il clima sociale, avvelenato dal maccartismo, getteranno il jazz in una nuova crisi.