L'abete, una conifera natalizia
XX Olimpiadi Invernali Torino 2006 Le prime gare di sci furono disputate, all'inizio del XIX secolo, in Norvegia, prima sulle colline vicine a Oslo, poi nella regione di Telemark. All'inizio del XX secolo lo sci si diffuse come sport anche in Austria e in Svizzera, successivamente in Francia, Italia, Germania, fino a entrare a far parte dei giochi olimpici nel 1924. Da allora furono istituite le Olimpiadi invernali.
Gara di Coppa Italia di sci a Campo Felice (Aq) Nello sci agonistico si distinguono specialità nordiche (gare di gran fondo, di fondo, di staffetta, di combinata, di salto e di combinata fondo-salto) e specialità alpine (discesa libera, superG, gigante, slalom speciale, combinata slalom-discesa libera).
Incisione che raffigura esploratori lapponi sugli sci in Groenlandia Lo sci è un attrezzo assai antico ideato, si ritiene, dalle genti preistoriche della Siberia; la forma allungata risale agli inizi del XIX secolo; in precedenza gli sci avevano forma di tozze assicelle a punta fortemente ricurva. Nel XVIII secolo gli svedesi introdussero sci molto più lunghi ma diversi fra loro: lo sci sinistro, detto langskia, era sottile e levigato, atto a scivolare sulla neve, mentre quello destro, detto andoren, era più largo, ricoperto di pelle, adatto a frenare la corsa.
Lo sci non è solo uno sport Un reparto del servizio sanitario russo trasporta i feriti con barelle montate su sci durante la guerra russo-giapponese (1904-05).
Escursione con gli sci da fondo in val Pusteria Nel 1967 il Comitato giuridico internazionale della Federazione italiana sciistica approvò un decalogo per lo sci sportivo, cioè quello non da competizione. Tra gli articoli più importanti esso comprende il rispetto per gli altri, il controllo della velocità e della manovra, la scelta della direzione, il sorpasso, l'attraversamento e l'incrocio, la sosta, la salita, il rispetto della segnaletica delle piste, e, infine, l'obbligo di prestare aiuto a chi subisce un incidente.
Uno snowboarder sul Monte Bianco Lo snowboard venne inventato da un americano del Michigan, S. Poppen, nel 1963, incollando fianco a fianco due sci perché le figlie lo utilizzassero per divertirsi a scivolare sulla neve. Queste lo fecero, adottando però la posizione dei surfisti sulle loro tavole e perciò il primo nome dato a questo attrezzo fu "snurfer", termine evocativo della neve (snow) e del surf. Originariamente i piedi non erano fissati alla superficie della tavola, proprio come nel surf, poi iniziarono i perfezionamenti.
Freestyle nei dintorni del rifugio Torino sul Monte Bianco Il brevetto dello snowboard venne acquisito da Jack Burton Carpenter, che nel 1977 iniziò la produzione in serie delle tavole da neve. Dagli Stati Uniti, dove aveva conquistato centinaia di migliaia di praticanti, il nuovo attrezzo si diffuse anche in Europa; in Italia si è cominciato a praticare il nuovo sport in val Pusteria agli inizi degli anni Ottanta del Novecento.
Sci estremo sul Monte Bianco Lo scialpinismo è uno sport alpinistico che ha per scopo il raggiungimento di vette o il superamento di valichi montani facendo uso degli sci. La condizione fondamentale di questo sport è che la zona scelta per l'impresa sia innevata: per tale motivo viene praticato soprattutto in inverno.
Pista da sci e seggiovia a Sauze d'Oulx La tecnica sciistica ha origine, per quanto riguarda lo studio dei movimenti più idonei a realizzare curve e frenate, nell'ultimo ventennio del XIX secolo con il telemark e lo spazzaneve. Il primo era caratterizzato dall'accentuato avanzamento e caricamento del peso del corpo su di uno sci, poi ruotato nella direzione voluta con un forte avvitamento del corpo. Il secondo deriva invece il nome dalla caratteristica posizione a V che gli sci assumono per il forte divaricamento delle loro code, e servì da base per le tecniche successive.
Pista da fondo nella zona del monte Ortigara in Veneto Le gare di gran fondo prevedono gare di 30 o 50 km con un dislivello di 250 m e una salita massima continuativa di 150 m; i totali dei dislivelli possono raggiungere il massimo di 700-1000 m per le gare di 30 km e di 1000-1500 m per quelle di 50 km. La categoria femminile è prevista solo per le gare del primo tipo. Alle gare di fondo possono partecipare uomini e donne: per la categoria maschile il percorso è di 15 km, con un dislivello massimo di 250 m e un dislivello totale massimo di 450-600 m, mentre per quella femminile sono previste distanze di 5 e 10 km (5 km: dislivello massimo 100 m, totale 150-200 m; 10 km: dislivello massimo 150 m, totale 250-300 m).