Patchanka
Il termine è stato coniato nell’ambito del linguaggio musicale a indicare un genere di recente costituzione, caratterizzato da una commistione di stili musicali diversi, che rimandano a punk, ska, reggae, rock, funk, rap e molto altro. La parola è stata inizialmente usata nel 1988 come titolo dell’album di debutto del gruppo francese Mano Negra, e sebbene di etimologia imprecisata può essere tradotto come “miscuglio”, “caos”, a indicare quella sorta di melting pot, ovvero di pentolone di intrugli. L’idea di commistione della patchanka non si limita a ritmi e suoni, ma investe anche la lingua dei testi: spesso le parole dei brani che si rifanno a questo genere contengono espressioni derivate da lingue diverse.
Redazione De Agostini