orecchio

n.m. [pl. gli orecchi o le orecchie] 1 l’organo dell’udito, che nell’uomo e negli animali superiori è duplice, essendo costituito da una serie di cavità situate in ciascun osso temporale e comunicanti con l’esterno per mezzo di un condotto che termina in una espansione chiamata padiglione: orecchio esterno, medio, interno; infiammazione, malattia dell’orecchio 2 con riferimento all’udito e quindi anche alla conoscenza, all’attenzione: avere l’orecchio fine, avere un eccellente udito; parlare all’orecchio, da molto vicino e a bassissima voce, per impedire che altri senta; tapparsi gli orecchi, le orecchie, per non sentire; un suono che strazia, lacera gli orecchi, che è molto forte, sgradevole | giungere, venire all’orecchio, ( fig.) essere appreso casualmente, indirettamente | porgere, prestare orecchio, ( fig.) ascoltare con attenzione; esaudire | tendere l’orecchio, ( fig.) cercare di cogliere un rumore, un suono, il senso di un discorso | essere tutt’orecchi, aprire bene gli orecchi, le orecchie, ( fig.) ascoltare con la massima attenzione | avere gli orecchi, le orecchie foderate di prosciutto, ( fig.) non sentire o non voler capire | sturare gli orecchi, le orecchie a qualcuno, ( fig.) dirgli chiaro e tondo qualcosa, in modo che se ne renda finalmente conto | fare orecchio, orecchi da mercante, ( fig.) fingere di non capire, di non sentire | essere duro d’orecchio, d’orecchi, sentirci poco; ( fig.) non ascoltare i consigli degli altri | offendere l’orecchio, ( fig.) urtare la sensibilità di chi ascolta | fare l’orecchio a qualcosa, ( fig.) abituarsi, assuefarsi | entrare da un orecchio e uscire dall’altro, ( fig.) si dice di cosa che non viene ritenuta nella memoria o di cui non si fa alcun conto: le critiche gli entrano da un orecchio e gli escono dall’altro | non sentirci da un orecchio, ( fig.) non volere ascoltare, accettare, riconoscere qualcosa che non si gradisce, che si rifiuta: è inutile chiedergli un prestito, da quest’orecchio non ci sente | anche i muri hanno orecchi, ( fig.) non si può star certi che ciò che si dice non venga ascoltato o riferito 3 sensibilità per la musica, capacità di apprendere e ricordare le melodie: avere, non avere orecchio, essere o non essere intonato | cantare, suonare a orecchio, senza conoscere la musica o ripetendo i motivi a memoria | sapere qualcosa a orecchio, ( fig.) superficialmente, per sentito dire 4 la parte esterna dell’organo dell’udito; il padiglione auricolare: orecchie grandi, piccole; orecchie a sventola; prendere qualcuno per un orecchio; le orecchie appuntite del gatto; ai rumori il cane drizza le orecchie | avere le orecchie lunghe, ( fig.) essere un asino, un ignorante | dare una tirata d’orecchi a qualcuno, ( fig.) rimproverarlo dim. orecchietta (f.), orecchietto, orecchina (f.), accr. orecchione, pegg. orecchiaccia (f.), orecchiaccio 5 ( estens.) oggetto, elemento la cui forma ricorda quella di un orecchio; in partic., piegatura fatta all’angolo di una pagina 6 ( bot.) entra nella denominazione regionale di alcune piante: orecchio di topo, varietà di non ti scordar di me

Cfr. orecchia.

Nota d'uso

· La forma femminile orecchia e quella maschile orecchio, con i loro plurali (orecchie e orecchi), hanno usi diversi. Parlando di parti del corpo, al singolare si usa quasi soltanto la forma maschile, mentre si usa il femminile al plurale, quando si parla dei due orecchi come una coppia considerata insieme (orecchiea sventola) e in alcune locuzioni (sentirsi fischiare le orecchie). Inoltre al singolare il femminile orecchia è usato quando non si parla di parti del corpo, ma di cose che hanno preso questo nome per somiglianza (fare un’orecchia a una pagina).

Rubrica sinonimi

1Sin. apparato acustico 2 Sin. padiglione auricolare (anat.), orecchia (region.) 3 (estens.) Sin. udito 4 (fig.) Sin. sensibilità musicale, intonazione 5 (di foglio, di pagina) Sin. orecchia, becca (non com.) Gener. piega, piegatura.


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