Perché Leonardo lascia Firenze per Milano?

ludovico_il_moro

Il 1482 è un anno di cambiamento per Leonardo da Vinci: egli, infatti, lascia Firenze per raggiungere Milano, città molto diversa dalla raffinata culla del rinascimento nella quale aveva passato la giovinezza.

Le ragioni per le quali Leonardo lascia Firenze sono molteplici. Gli storici, tuttavia, sono concordi nell'affermare che Leonardo fosse molto affascinato dal ducato milanese: al centro di una delle regioni più popolose e produttive dell'epoca, Milano era altresi aperta a qualsiasi tipo di novità tecnologica, soprattutto per la frequenti operazioni militari la città dispiegava.

Durante il periodo rinascimentale, Milano era governata da Ludovico il Moro che, per Leonardo, poteva rappresentare un ricco e generoso mecenate in grado di finaziare le sue opere.

Non a caso Leonardo si presenta ad esso con una "Lettera di impiego" che, per l'occasione, fece scrivere da uno scrivano professionista: qui il pittore fiorentino si presenta come un ingegnere militare capace di progettare e costruire armi temibili e fortezze che mai nessun nemico sarebbe riuscito ad abbattere, peculiarità che avrebbero sicuramente destato la curiosità di un duca tanto interessato all'arte della guerra.

Era proprio con l'ingegneria, infatti, che Leonardo pensava e sperava di passare alla storia, rendendo la sua persona e le sue invenzioni immortali per i posteri.