Cos’erano le venationes?
Le venationes erano uno degli intrattenimenti preferiti dagli antichi romani. Si trattava di forme di divertimento che implicavano la caccia e l’uccisione degli animali selvatici.
Per far si che fosse possibile cacciare queste bestie, bisognava prima prenderle e portarle a Roma, poiché si trattava di animali esotici il cui habitat naturale era molto lontano dall’Impero romano.
Le venationes si svolgevano in mattinata prima dell’evento principale pomeridiano, ovvero quello dei gladiatori.
I Fori Romani, i Saepta e il Circo Massimo erano i luoghi nei quali si tenevano questi “giochi”; poiché gli animali potevano facilmente scappare da questi luoghi, furono erette diverse precauzioni: barriere e fossati.
Durante le venationes erano pochi gli animali selvatici che riuscivano a sopravvivere, ma c’erano anche quelle volte che era lo stesso cacciatore, oevvero il gladiatore bestiarius, a perdere la vita.
Durante queste cacce venivano uccisi migliaia di animali in un solo giorno. Quando Traiano fu incoronato imperatore furono uccisi più di 9.000 animali.
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