Dante bussola per il mondo dei giovani: intervista ad Annalisa Strada
Un modello di vita per le giovani generazioni, il più grande esempio di come la fantasia si sposa perfettamente con la conoscenza, dando vita a qualcosa di profondamente suggestivo. Tutto questo fa di Dante un "figo". Il motivo ce lo racconta Annalisa Strada.
Dall’alto della sua esperienza di insegnante e scrittrice, Annalisa Strada ha tutte le carte in regola per parlare del poeta più illustre della tradizione italiana, e non solo. L’ha studiato, lo insegna e soprattutto su di lui ha scritto un libro per ragazzi: Dante era un figo.
Un’idea viva di Dante
Il titolo del suo volume è già un programma: Dante era un tipo fuori dal comune e per questo ancora oggi sentiamo l’esigenza di parlarne. “Dante aveva una cultura monumentale e un’etica fermissima e viva” e il suo grande senso di partecipazione alla vita comune ne ha fatto un individuo con un’esistenza piena e completa, fatta di intuizioni e successi ma anche di fatiche e contraddizioni. Insomma, era veramente una persona viva, in una parola “un figo”, che nel gergo giovanile corrisponde a qualcuno di “incisivo, folgorante, trascinante”.
Lezioni di vita per i giovani
Annalisa Strada ha da tempo una quotidiana frequentazione con ragazze e ragazzi, suoi studenti o lettori. E, grazie alla sensibilità che ha sviluppato in questa relazione, è in grado di cogliere i tratti di Dante capaci di attrarre anche i più giovani. Sono settecento anni che l’autore della Commedia parla all’uomo, e continua a farlo anche oggi: “Per me – dice – è un modello, un paradigma di come si dovrebbe insegnare ai giovani a vivere: innova, informati, acculturati, sii vivo”.
Dante ha dalla sua uno strumento infallibile per giungere dritto al cuore e alla mente dei ragazzi: la sua fervida e incontenibile immaginazione. Il mondo letterario che ha saputo creare, unendo fantasia e conoscenza, genera ancora oggi una forte suggestione nei ragazzi che si accostano alla Divina Commedia.
Tecniche di insegnamento della lingua dantesca
Un elemento, però, va manipolato con estrema attenzione, per non vanificare tutte le buone intenzioni didattiche: il linguaggio. Quello dei giovani è sempre più sintetico e si sta progressivamente impoverendo, fatto com’è di pochi vocaboli con sempre minori sfumature semantiche. Al contrario, il vocabolario dantesco e la sua tecnica di composizione del verso sono stratificati e sovrabbondanti di significati: un divario che oggettivamente può costituire una barriera nella comunicazione tra testo e lettore.
Anche in questo caso, Annalisa Strada ha sperimentato una via efficace: spiegare prima il contenuto, concentrarsi sulla narrazione e sul messaggio, e solo dopo affrontare la forma, che non deve diventare un ostacolo insormontabile: “Diamo prima ciò che di attrattivo e universale c’è nell’opera per poi accompagnare i ragazzi passo dopo passo nella sua complessità”. In altre parole, parafrasi a tutti costi? Non è detto...
Un Dante personale
Il Dante di Annalisa Strada nasce, come spesso accade, tra i banchi delle scuole medie e del liceo, dove, trasmesso con passione dalla docente di lettere, attiva la sua energia attrattiva: “Per me è stato un viaggio molto suggestivo e ha scatenato un’emozione fortissima”. Questo germe è poi fiorito negli studi universitari e ha trovato pieno compimento nel… matrimonio! Sì, perché Annalisa Strada si è scelta un marito appassionato e buon conoscitore della Divina Commedia. Insomma, se la sua vita fosse un film, Dante canterebbe la colonna sonora.
Chi è Annalisa Strada
Insegnante e scrittrice di libri per bambini e ragazzi. Dopo anni di impegno professionale nel settore dell’editoria, ha cominciato a scrivere libri, affiancando questa attività a quella di docente di lettere nella scuola secondaria di primo grado. Ha pubblicato oltre trenta titoli di narrativa e ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Andersen (categoria “Miglior libro over 15”) con il libro Una sottile linea rosa. Tra le sue opere, alcune affrontano temi di attualità e di impegno civico, come per esempio Evviva la Costituzione, 1861. Un’avventura Italiana (Premio Giovanni Arpino), Io, Emanuela - Agente della scorta di Paolo Borsellino (vincitore del “Premio Letteratura Ragazzi” della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e del Premio “Selezione Bancarellino”).
È autrice del libro Dante era un figo.