Tricheco
NOME ITALIANO: Tricheco
SPECIE: Odobenus rosmarus
LUNGHEZZA: 3,2-3,7 m
DISTRIBUZIONE: Artide
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Mammiferi
ORDINE: Carnivori
FAMIGLIA: Odobenidi
GENERE: Odobenus
Altra macrocategoria: Pinnipedi
Simile alle otarie e noto anche come cavallo marino, il tricheco è presente solo presso le coste e la banchisa dei mari artici. La corporatura è imponente – un maschio adulto può pesare fino a 1200 chilogrammi –, ma nonostante la mole si sposta agilmente sulla terraferma poiché può rivolgere in avanti le pinne posteriori e usarle a mo’ di zampe. A distinguerlo dagli altri pinnipedi sono le zanne, grossi canini superiori sporgenti a crescita continua, lunghi anche un metro. Nonostante l’aspetto minaccioso, non vengono impiegate a scopo offensivo, ma servono all’animale per staccare dai fondali i molluschi e i crostacei di cui si nutre. Dal labbro superiore spuntano vistose vibrisse. Il pelo, fitto nei giovani, diventa corto e rado negli adulti; la pelle, spessa fino a 4 centimetri, presenta vistose pieghe e rughe. Il colore è variabile: quando il tricheco è immerso nelle acque gelide l’afflusso cutaneo di sangue si riduce e la pelle appare pallida; quando riposa al sole l’abbondante vascolarizzazione la colora dal rossiccio al bruno. Ogni famiglia di trichechi è costituita da un maschio e non più di 3 femmine. La stagione degli accoppiamenti è tra aprile e giugno; dopo un anno di gestazione nascono i cuccioli, che restano con i genitori fino al quarto o quinto anno d’età. Un tempo i trichechi costituivano assembramenti di molte migliaia di individui; oggi un’accanita caccia ha fortemente ridotto la specie.