Orso polare

Orso-polare

NOME ITALIANO: Orso polare

SPECIE: Ursus maritimus

LUNGHEZZA: 2,5-3 m

DISTRIBUZIONE: Artide

PHYLUM: Cordati

CLASSE: Mammiferi

ORDINE: Carnivori

FAMIGLIA: Ursidi

GENERE: Ursus

L’orso polare, comunemente noto anche come orso bianco, vive fra i ghiacci delle regioni artiche, un habitat particolare ed esclusivo che ne ha inevitabilmente condizionato le abitudini e l’aspetto. Il suo mantello, folto e impermeabile, è mimetico con l’ambiente in cui vive: biancoargenteo negli esemplari giovani, tende a ingiallire con l’età. Il corpo è snello, la testa piccola e stretta. La pianta dei piedi è rivestita di robusti peli che consentono all’orso di camminare sul ghiaccio senza scivolare e di risalire anche i pendii più scoscesi. Tra settembre e ottobre l’orso polare scava una buca nella neve, dove rimane in letargo per 7-8 mesi. La solitudine dei luoghi che frequenta gli ha consentito di sviluppare abitudini diurne, a differenza degli altri orsi, costretti dalla presenza dell’uomo a uscire allo scoperto solo di notte. È il più strettamente carnivoro degli orsi, poiché l’ambiente in cui vive è pressoché proibitivo per la crescita di vegetali. Mentre d’inverno predilige le coste, dove facilmente può cacciare foche, piccoli di tricheco, pesci e uccelli marini, con il sopraggiungere dell’estate e il parziale scioglimento dei ghiacci si ritira nelle zone più interne, dove integra la dieta con licheni, bacche, roditori e uova di uccelli. Nel periodo invernale, che coincide con la nascita della prole, le femmine trascorrono tempi piuttosto lunghi nella tana, sempre molto pulita, di forma ovale e poco più grande dell’animale. Raramente partoriscono più di un piccolo per volta. Il nuovo nato viene alla luce tra dicembre e gennaio e trascorre i primi mesi nella tana; è piccolissimo, cieco, rivestito di scarsi peli e viene accudito dalla madre con grande assiduità fino al secondo anno di vita.