Ippopotamo comune

Ippopotamo-comune

NOME ITALIANO: Ippopotamo comune

SPECIE: Hippopotamus amphibius

LUNGHEZZA: 4,3-5,1 m

DISTRIBUZIONE: Africa subsahariana

PHYLUM: Cordati

CLASSE: Mammiferi

ORDINE: Artiodattili

FAMIGLIA: Ippopotamidi

GENERE: Hippopotamus

L’ippopotamo comune, o anfibio, vive nell’Africa subsahariana in habitat eminentemente acquatico (il suo nome, che deriva dal greco, significa “cavallo di fiume”): predilige corsi d’acqua, laghi, stagni, pozze, meglio se circondati da canneti e praterie, dove pascola durante la notte. Di corporatura massicia, è alto un metro e mezzo alla spalla e pesa da 30 a 45 quintali; la coda è lunga circa 50 centimetri. Il colore varia da ardesia a grigio bruno, spesso con tonalità violacee. Caratteristici sono gli occhi e le narici prominenti, la pelle priva di peli e gli arti dotati di 4 dita palmate. I canini inferiori, ricurvi lateralmente e ben visibili quando l’animale spalanca l’enorme bocca, hanno uno sviluppo notevole; in casi eccezionali possono raggiungere anche il metro di lunghezza e il peso di 3 chilogrammi. L’ippopotamo si nutre di erbe, più raramente di radici. È un animale anfibio che concentra la sua attività nelle ore notturne per riposarsi in acqua durante il giorno. Sulla terraferma preferisce muoversi lungo le rive dei corsi d’acqua o sulle piste che lui stesso apre nella vegetazione, che non di rado diventano la via d’accesso all’acqua anche per altri animali. La riproduzione non ha carattere stagionale, anche se tocca il momento più intenso da febbraio ad agosto. L’accoppiamento avviene in acqua, e così il parto. Dopo una gestazione di circa 8 mesi nasce un solo cucciolo, il cui svezzamento dura altri 8 mesi.