Gatto domestico
NOME ITALIANO: Gatto domestico
SPECIE: Felis silvestris catus
LUNGHEZZA: 30-60 cm
DISTRIBUZIONE: Tutto il mondo
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Mammiferi
ORDINE: Carnivori
FAMIGLIA: Felidi
GENERE: Felis
Il gatto domestico ha avuto origine da specie selvatiche nell’antico Egitto, da cui si è poi diffuso in Europa e quindi nel resto del mondo. Nel corso dei secoli si sono andate selezionando razze e varietà sempre meno diffidenti e più adattabili alla convivenza con l’uomo: oggi se ne contano circa 200. Pur nella loro estrema diversità, in tutte sono ravvisabili i caratteri che le accomunano ai grandi felini selvatici: agilità, eleganza, equilibrio, sensi acutissimi, istinto predatorio. Malgrado secoli di domesticazione, il gatto domestico non ha perso la capacità di cavarsela da solo: grazie alla propria abilità di cacciatore cattura piccoli roditori, rettili, uccelli e insetti, anche se non sempre se ne ciba. Abile opportunista, ha imparato anche a sfruttare i rifiuti alimentari dell’uomo, rovistando negli immondezzai. All’occorrenza può tornare a condurre una vita semiselvatica, anche se si mantiene, in genere, in prossimità degli insediamenti umani. Poiché non deve sottostare alle limitazioni imposte dal clima o dalla scarsità di cibo che segnano la vita dei gatti selvatici, è in grado di riprodursi fino a 3 volte in un anno. Ciechi e incapaci di camminare alla nascita, i piccoli iniziano lo svezzamento intorno all’ottava settimana, e all’età di 6 mesi sono già in grado di cavarsela da soli.