Bue muschiato

Abitante naturale della tundra, il bue muschiato non è per nulla un bue, ma è imparentato con pecore e capre. Inoltre, nonostante il nome, non possiede le “ghiandole del muschio”. Un tempo popolava estesamente le regioni artiche. Oggi sopravvive solo in piccoli branchi protetti in Groenlandia, Canada e Alaska, ed è stato reintrodotto in Norvegia e nell’isola di Spitsbergen, nell’arcipelago delle Svalbard. È alto 1,3-1,6 metri, pesa tra i 200 e i 400 kg e ha corporatura massiccia, tronco allungato, arti relativamente corti, capo grosso, occhi piccoli e muso largo. Le corna, dalla base molto larga e appiattita, sono ricurve verso il basso. Il mantello, bruno d’inverno e più chiaro in primavera ed estate, è ispido, lungo e folto, e in alcuni punti può raggiungere i 90 centimetri di lunghezza. Di abitudini gregarie, in estate il bue muschiato si aggrega in piccoli gruppi, che d’inverno possono unirsi tra loro a costituire branchi più numerosi. Queste grosse formazioni, che costituiscono un’efficace difesa contro i predatori, consentono inoltre agli individui che dovessero smarrirsi durante la lunga stagione invernale di ritrovare facilmente i compagni. Gli accoppiamenti, preceduti da violenti scontri tra maschi rivali, avvengono tra agosto e settembre. Dopo una gestazione di 8 mesi nasce un solo piccolo, che la madre allatta per circa un anno.