Bradipo tridattilo
NOME ITALIANO: Bradipo tridattilo
SPECIE: Bradypus tridactylus
LUNGHEZZA: 50-75 cm
DISTRIBUZIONE: America centromeridionale
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Mammiferi
ORDINE: Pilosi
FAMIGLIA: Bradipodidi
GENERE: Bradypus
Altra macrocategoria: Xenartri
Presente nelle foreste umide tra l’America Centrale e l’Argentina settentrionale, il bradipo tridattilo è la specie più nota del suo genere ed è così chiamato perché mani e piedi sono dotati di 3 dita. Il suo aspetto singolare e sgraziato ricorda quello di alcune proscimmie: il capo è tondeggiante e può ruotare di 270 gradi senza che il corpo si muova, gli occhi sono rivolti in avanti, il muso è corto e la fronte è bianca. Il mantello, folto e ruvido, è grigio-bruno con una fascia longitudinale castana sul dorso. Di indole solitaria, il bradipo tridattilo è un animale arboricolo, lentissimo e impacciato nei movimenti, ma abile arrampicatore. Gli arti sono molto lunghi, soprattutto quelli anteriori, perfettamente adattati alla sua abitudine di appendersi ai rami a dorso in giù per spostarsi da un albero all’altro. La mandibola, assai robusta, è provvista di 18-20 denti. Il bradipo tridattilo, che può raggiungere i 7 chilogrammi di peso, si nutre esclusivamente di foglie e, di conseguenza, ha uno stomaco molto voluminoso. Le femmine, dopo una gestazione di 5-6 mesi, partoriscono un solo piccolo, ben sviluppato alla nascita, che accudiscono per circa 6 mesi.