Tarantola
NOME ITALIANO: Tarantola
SPECIE: Lycosa tarantula
LUNGHEZZA: 2,5-10 cm
DISTRIBUZIONE: Europa meridionale
PHYLUM: Artropodi
CLASSE: Invertebrati
ORDINE: Aranei
FAMIGLIA: Licosidi
GENERE: Lycosa
Detta anche ragno lupo, la tarantola è un grosso ragno che vive nell’Europa meridionale ed è presente anche in molte regioni italiane. Il dorso si presenta peloso e bruno con 2 grandi striature scure; il ventre è ancora più scuro, con bordi rossastri. I cheliceri non hanno la struttura a chela caratteristica di molti aracnidi, e sono percorsi da un dotto velenifero; 2 paia di appendici sono trasformate in filiere e le zampe misurano fino a 3 volte più del corpo. Come tutti i ragni, la tarantola è carnivora: dotata di ottima vista, caccia prevalentemente di notte. Dalla sua tana – una cavità profonda una ventina di centimetri – attende il passaggio della preda (si tratta solitamente di altri invertebrati), la afferra con i pedipalpi e le inietta il veleno per ucciderla. Infine, con l’aiuto dei cheliceri la frantuma e la cosparge di un enzima che ne scioglie i tessuti: in pratica è come se “predigerisse” la preda. La tarantola è nota soprattutto perché in passato si attribuiva al suo veleno la facoltà di scatenare, nelle persone punte, una crisi simile a un attacco epilettico che le costringeva a muoversi freneticamente e convulsamente (da qui è nato il ballo della tarantella). Secondo un’altra versione, il ballo non era una conseguenza del morso ma una sorta di “terapia” che veniva messa in atto per smaltire il veleno. In realtà, gli studi medici hanno smentito completamente queste credenze, dimostrando che la puntura di questo ragno ha effetti trascurabili sull’uomo, a parte i casi di possibili reazioni allergiche (anche gravi).