Rana toro
NOME ITALIANO: Rana toro
SPECIE: Rana catesbeiana
LUNGHEZZA: 16-20 cm
DISTRIBUZIONE: America Settentrionale, Europa
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Anfibi
ORDINE: Anuri
FAMIGLIA: Ranidi
GENERE: Rana
La rana toro è originaria dell’America Settentrionale (Stati Uniti orientali e Canada), ma è stata importata in Europa nel secolo scorso. In Italia è stata introdotta nel 1935 in alcune località della Pianura Padana, in particolare nel Mantovano, da dove, in seguito all’acclimatazione, si è diffusa nelle aree vicine; attualmente è presente anche in Piemonte, Toscana e Lazio. Si rinviene prevalentemente in canali, fossati, stagni e zone umide in genere. Di corporatura massiccia e di notevoli dimensioni, ha testa estremamente pronunciata e aspetto molto simile a quello della rana verde maggiore, da cui si distingue, oltre che per le maggiori dimensioni, anche per la presenza di una membrana timpanica molto grande ed evidente (soprattutto nel maschio). Il colore di base è verde scuro, con il sottogola verde più chiaro e le zampe posteriori striate o maculate di nero. La rana toro non si ciba solo di insetti, ma anche di pesci, topi e rettili. Nella stagione degli amori il suo gracidio ricorda il muggito di un bovino, da cui deriva l’altro nome comune con cui è nota: rana bue. Il maschio difende accanitamente il luogo di deposizione, dove la femmina rilascia numerosissime uova, anche migliaia; lo sviluppo dei girini può durare, a seconda delle località, fino a 4 anni.