virginàle
Redazione De Agostini
sm. [sec. XX; dall'inglese virginal, propr., verginale, perché usato dalle giovanette inglesi di buona famiglia]. Strumento affine alla spinetta, della quale rappresenta una variante, diffusa specialmente in Inghilterra nei sec. XV-XVII. Conobbe un momento di splendore tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, quando in Inghilterra si sviluppò una fiorente scuola di compositori per virginale (detti appunto virginalisti), tra i quali si segnalarono soprattutto W. Byrd, Th. Morley, G. Farnaby, P. Philips, J. Bull, O. Gibbons.