videoregistratóre
IndiceDescrizione generale
Sm. [sec. XX; video+registratore]. Apparecchio elettronico che consente la registrazione su nastro di immagini video (videoregistrazione). Oggi praticamente tutti i videoregistratori utilizzano la cassetta VHS, sono dotati di telecomando e di un programma che consente di registrare una o più trasmissioni anche quando il televisore è spento, o riceve un canale diverso da quello sul quale avviene la trasmissione che si vuole registrare. I modelli di nuova generazione utilizzano una tecnica digitale: ogni immagine video viene inviata a un circuito elettronico, che la trasforma in segnali digitali e la immette in una memoria RAM. Il segnale viene poi nuovamente convertito in forma analogica e inviato agli stadi di pilotaggio del cinescopio; il “fermo immagine”, che nei videoregistratori tradizionali richiede una testina di lettura separata e provoca un'anomala usura del nastro, non presenta più alcun problema. La tecnica digitale consente inoltre di migliorare l'immagine, attraverso un sistema di correzione degli errori, e di introdurre molte funzioni speciali, peraltro di uso piuttosto limitato: così, per esempio il pip consente di trasferire all'interno di una finestra posta in uno dei quattro angoli dello schermo le immagini di un altro programma, che può essere seguito insieme a quello principale; l'effetto “strobo” consente di vedere flashes successivi di immagini, a tutto schermo, del programma scelto, che scorrono a cadenza regolabile; con il “multistrobo”, invece, le immagini fisse si sviluppano, con frequenza regolabile, su nove piccoli schermi nei quali viene suddiviso lo schermo del televisore; il “multichannel”, ancora, consente di avere la visione contemporanea di nove diversi programmi (sui nove riquadri dello schermo principale; solo sull'ultimo il programma è in movimento, mentre sugli altri otto la progressione è sequenziale); lo “zoom”, infine, permette di ingrandire progressivamente un particolare dell'immagine, con una inevitabile perdita di definizione.
Tecnica
La registrazione su nastro dei segnali video ha dovuto superare il problema dell'ampiezza di banda che è strettamente legata alla velocità di scorrimento del nastro davanti alla testina di registrazione. Per registrare correttamente il segnale video il nastro dovrebbe scorrere a una tale velocità che, oltre a limitare il tempo massimo di registrazione a poche decine di minuti, rischierebbe di rompersi al minimo inceppamento. Per ovviare a questo problema si fa muovere la testina in senso opposto allo scorrimento del nastro aumentando la velocità relativa. La testina di lettura/scrittura viene montata su un cilindro rotante leggermente inclinato rispetto all'asse di scorrimento del nastro. Il nastro viene avvolto attorno al cilindro per più di mezzo giro e sul cilindro vengono montate due testine contrapposte, in modo che una delle due sia sempre in contatto con il nastro. Lo scorrimento del nastro e la rapida rotazione del cilindro si trasformano in una serie di piste diagonali incise una a fianco dell'altra fino a riempire la larghezza del nastro che, proprio per questo motivo, è più largo di quelli utilizzati per registrare i suoni (nel formato VHS è largo 1/2 pollice). A ciascuna traccia corrisponde un quadro video, mentre i segnali di sincronismo e quelli audio vengono incisi, nel modo tradizionale, su due strette piste ricavate ai bordi del nastro. Per ottenere il fermo immagine viene bloccato lo scorrimento del nastro mentre la testina di lettura rimane in rotazione. Tuttavia, essendo diversa la velocità relativa, la traccia seguita dalla testina non corrisponde più esattamente a quella incisa mentre il nastro scorreva. Questo disallineamento produce strisce e disturbi sull'immagine ferma, per minimizzare i quali si utilizzano due o più testine supplementari montate in posizione intermedia rispetto a quelle principali che consentono di seguire più agevolmente la traccia registrata. Un registratore a quattro testine consente sia un effetto di rallentatore praticamente esente da disturbi, sia un fermo immagine quasi perfetto. Un'ulteriore testina, larga quanto tutto il nastro, permette la cancellazione e la premagnetizzazione necessarie a reincidere una cassetta già utilizzata. Una linguetta rimovibile sul contenitore del nastro, se presente, abilita il videoregistratore alla funzione di registrazione; rimuovendo la linguetta la cassetta non può essere cancellata neanche accidentalmente. Per la riproduzione video i videoregistratori dispongono di due uscite, una sul canale 36 della banda UHF e una in videofrequenza su uscita pin jack o SCART. Anche il segnale audio è disponibile su una uscita pin jack se monofonico o su due se stereofonico. Alcuni videoregistratori stereofonici permettono anche di utilizzare tutto il nastro per registrazioni audio a lunga durata e di ottima qualità.