traslùcido
Redazione De Agostini
(anche translùcido), agg. [sec. XVI; dal latino translucídus]. Trasparente, diafano. In particolare, in fisica, di corpo il quale consente di rilevare l'esistenza di una sorgente luminosa quando è interposto fra la sorgente e l'osservatore, ma non consente di rilevare i contorni della sorgente stessa. Sono traslucide la carta, il vetro smerigliato, i liquidi torbidi.