trap music
Genere musicale. Sottogenere dell’hip-hop, nato nel sud degli Stati Uniti tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila. Con il medesimo termine si indica anche il genere di musica EDM (elettronica) nato negli anni 2010 dalla fusione di trap e dubstep (la EDM trap). La trap è inizialmente legata ad ambienti di spaccio e dipendenza da alcol e stupefacenti; con l’espressione trap houses si indicavano edifici fatiscenti dei sobborghi di Atlanta, luoghi di spaccio di droghe. In slang, trapping significa infatti spacciare.
L’uso caratteristico della batteria nella trap ha origine nella drum machine Roland TR-808 e nella sua cassa profonda e sincopata. La parte melodica del beat è spesso creata con sintetizzatori e con melodie minimali, ripetitive, aggressive o ipnotiche. A differenza dell’hip-hop, le linee vocali sono meno parlate e più cantate anche grazie all’utilizzo di auto-tune usati per correggere stonature e dare alla voce un suono quasi robotico. La trap è identificata da testi spesso minacciosi e cupi e gli argomenti trattati sono in origine legati soprattutto ad ambienti di strada caratterizzati da disagio sociale, emarginazione, criminalità, violenza e dipendenze.
Negli anni Novanta trap è un termine legato ad un luogo, e come tale usato da rapper del sud degli USA (OutKast, Underground Kingz, Three 6 Mafia); nei primi 2000 diventa un vero sottogenere, e dopo il 2010 diventa mainstream ad opera di artisti come Lil Wayne, Future, 2 Chainz, Young Thug, Migos le cui sonorità influenzano anche artisti pop come Beyoncé, Lady Gaga, Madonna.
In Italia l’esplosione del fenomeno trap è legata all’album XDVR (2015) del rapper milanese Sfera Ebbasta, parallelamente all’affermazione nell’ambiente romano della Dark Polo Gang. Da segnalare anche nomi come Achille Lauro, Ghali, Capo Plaza, Izi che hanno contribuito al successo del genere nonostante i temi controversi e le critiche ricevute per il modo in cui vengono affrontati, in particolare promuovendo atteggiamenti misogini e di propaganda all’uso di droghe e al ricorso alla violenza.