torcicòllo
Indicesm. [sec. XV; impt. di torcere+collo].
1) Anomalia di posizione del capo che appare deviato lateralmente e ruotato. Le forme cliniche più importanti sono: il torcicollo congenito miogeno, a carattere familiare o ereditario, sostenuto da anomala brevità di uno dei corpi del muscolo sternocleidomastoideo, che si manifesta con rotazione del capo e spostamento della faccia verso il lato opposto alla parte lesa e verso l'alto con inclinazione dell'occipite indietro; il torcicollo acquisito, determinato da processi reumatici o flogistici, primitivi o secondari, della muscolatura del collo e dei nervi; il torcicollo osteogeno, dovuto ad alterazioni ossee della base cranica o delle vertebre cervicali; e il torcicollo spastico, caratterizzato da spasmo tonico-clonico dei muscoli del collo, intermittente se legato a lesioni del corpo striato potenziate da fattori funzionali, occasionale se dovuto a irritazione per cause varie.
2) Uccello piciforme (Jynx torquilla) della famiglia dei Picidi. Lungo ca. 20 cm, di cui più o meno un terzo riferibile alla coda, possiede corpo slanciato, becco breve e diritto, zampe cortissime. Il piumaggio è marrone con barrature nere, grigie e brune scure, estremamente mimetico. Vive in Europa e in Asia nel folto dei boschi nutrendosi soprattutto di formiche che cattura con la lunga lingua vischiosa. Quando viene disturbato allunga il collo e lo torce all'indietro, mantenendo immobile il resto del corpo. In Italia è molto comune come nidificante (sverna in Africa e nelle regioni meridionali). A differenza degli altri picchi, non scava il proprio nido, ma depone le uova in cavità.