temprabilità

sf. [da temprare]. Attitudine di un materiale metallico a essere temprato, in particolare quella di un acciaio ad assumere più o meno completamente una struttura martensitica. La temprabilità può essere misurata quantitativamente dalla profondità della penetrazione di tempra, che dipende dal tipo di acciaio, dal mezzo temprante e dal rapporto tra la superficie e il volume del pezzo. Poiché le aggiunte di elementi quali nichel e cromo spostano verso destra le curve di trasformazione dell'austenite, gli acciai legati vengono più facilmente temprati degli acciai al solo carbonio, con la possibilità di adottare mezzi di tempra poco drastici, con minori deformazioni del pezzo e minore stato di tensione, e di temprare “a cuore” pezzi di dimensioni rilevanti. Il metodo universalmente adottato per determinare la temprabilità degli acciai è la prova Jominy: un campione di acciaio, costituito da un tondo cilindrico, del diametro di 25 mm e della lunghezza di 100 mm, viene portato alla temperatura di tempra, quindi un getto d'acqua colpisce la sua estremità inferiore. Dopo il raffreddamento si eseguono misure di durezza lungo una generatrice del cilindro e i risultati vengono riportati su un diagramma in funzione della distanza dall'estremità temprata. Si ottiene così la curva di temprabilità o curva Jominy dell'acciaio in esame.

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