tecnìgrafo
sm. [sec. XX; da tecni(co)+-grafo]. Attrezzo per disegni, soprattutto tecnici, formato da due parallelogrammi articolati uniti tra di loro ma con i vertici liberi, uno vincolato al bordo del piano del tavolo, l'altro a un goniometro collegato a sua volta con due righe millimetrate, ortogonali tra di loro. Tale sistema ha due gradi di libertà, quindi le righe possono spostarsi in ogni punto della superficie del disegno conservando inalterato, per le proprietà dei parallelogrammi, il loro orientamento, ossia muovendosi sempre parallelamente a se stessi; inoltre le righe possono essere ruotate solidalmente di angoli multipli di 15º. Alcuni tecnigrafi, specie di grandi dimensioni, possono muoversi lungo due guide prismatiche, ortogonali fra di loro per costruzione, che permettono alle righe di coprire l'intera superficie della tavola. In entrambe le soluzioni, a parallelogrammi o a guide ortogonali, l'impugnatura è contrappesata o munita di molle antagoniste per facilitarne la manovra.