svalutazióne
IndiceDefinizione
sf. [sec. XIX; da svalutare]. Atto ed effetto dello svalutare o dell'essere svalutato; riduzione o perdita di valore; anche fig., giudizio eccessivamente limitativo.
Economia
Perdita di valore del cambio nominale di una moneta nei confronti delle altre valute; vale a dire, per ottenere una unità di conto di un'altra moneta è necessario, dopo la svalutazione, pagare più unità della moneta considerata. Nei regimi a cambi fissi, quali per esempio il gold standard o il gold exchange standard, una moneta viene svalutata per autorità; nei regimi a cambi flessibili, è l'andamento del mercato a determinare possibili svalutazioni. La svalutazione del cambio produce indiscutibilmente effetti reali: in particolare agisce sui flussi commerciali dei Paesi considerati; aumenta le esportazioni del Paese che la subisce, in quanto si riducono i prezzi, da pagare in valuta, per l'estero; riduce le importazioni, rese invece più care; è nota la condizione di Marshall-Lerner secondo cui la svalutazione del cambio porta verso l'equilibrio della bilancia commerciale solo se la somma delle elasticità prezzo di esportazioni e importazioni del Paese che la subisce è in valore assoluto maggiore di uno. Altri effetti della svalutazione si determinano sui mercati finanziari: un'aspettativa di svalutazione, per esempio, rende appetibile l'acquisizione di titoli in valuta. Queste considerazioni di statica comparata valgono solo se l'economia muove da una posizione di equilibrio e tutte le altre variabili rimangono invariate.
Diritto
Nei debiti di valuta, come per esempio nelle obbligazioni originariamente pecuniarie, la svalutazione monetaria non incide salvo che vi sia mora del debitore; nei debiti di valore invece incide ed è a carico del debitore. Perciò in caso di fatto illecito il risarcimento del danno comprende anche la svalutazione monetaria intercorsa tra il momento in cui è avvenuto il danno e quello del risarcimento. La svalutazione monetaria è un fatto notorio e, come tale, non ha bisogno di essere provata da chi ha diritto al risarcimento, dovendo essere liquidata dal giudice anche d'ufficio.