sultàno
sm. (f. -a) [sec. XVIII; dall'arabo sultān, autorità sovrana, poi sovrano]. Titolo attribuito più volte nella storia a sovrani musulmani. Fig. scherzoso, chi trascorre un'esistenza nello sfarzo e nel lusso: fare vita da sultano; anche chi assume atteggiamenti imperiosi: non avere quell'aria da sultano! § Il titolo non fu usato ufficialmente prima della seconda metà del sec. IX, quando un califfo abbaside di Baghdad ne insignì un suo fratello. Fu portato dai Gasnavidi (sec. X-XI), poi dai Selgiuchidi (sec. XI-XII). Si riteneva allora che il sultano dovesse farsi conferire il titolo dal califfo, quasi fosse un difensore della fede subordinato al califfo stesso. Portarono ancora il titolo di sultano gli Ayyubiti (sec. XII-XIII), poi i Mamelucchi d'Egitto (sec. XIII-XVI). Il sultano per antonomasia fu tuttavia il sovrano ottomano: pare che Murād I inaugurasse questo titolo (fine sec. XIV). Nel sec. XV il titolo divenne ufficiale e i monarchi Osmanli se ne fregiarono sino al 1922, quando fu deposto Maometto VI. Oggi si fanno ancora chiamare sultani i sovrani di alcuni Stati musulmani, quali l'ʽOman e il Brunei.