subprime
Termine utilizzato nel mondo finanziario statunitense per indicare i prestiti o i mutui concessi a clienti con profilo di rischio elevato, che cioè, a causa di passati problemi debitòri o in assenza di garanzie affidabili, non hanno accesso a tassi di interesse di mercato. Per le loro caratteristiche, i subprime comportano un maggiore rischio per il creditore e vengono classificati di qualità “non primaria” (subprime) rispetto a prestiti o mutui erogati a soggetti affidabili. La scala classificatoria statunitense prevede un punteggio di credito compreso tra 300 e 850 punti: sotto 620 si parla di debitori subprime.
Dal 2006 la cosiddetta “crisi dei subprime” colpì l’economia americana per diffondendosi poi oltreoceano come una vera e propria recessione. Il crollo fu originato dall’eccesso di mutui subprime a tassi elevati e dalla contestuale crisi immobiliare. Gli effetti si manifestarono a livello globale in quanto i debiti (cioè i prestiti immobiliari degli Stati Uniti) erano stati inseriti da grandi gruppi finanziari in strumenti di risparmio venduti dalle banche di tutto il mondo.