stréga
sf. [sec. XIV; latino striga, variante pop. di strix-gis, civetta]. Nelle credenze popolari, essere dall'aspetto di donna o donna reale dotata di poteri sovrannaturali che le permettono di compiere atti di magia e di entrare in contatto con le potenze infernali. In particolare, caccia alle streghe, nome dato alle persecuzioni attuate in passato contro donne sospettate di stregoneria; per estensione, persecuzione determinata da superstizioni, pregiudizi, timori infondati. Con questa espressione si indicano soprattutto le campagne politiche e giudiziarie scatenate negli Stati Uniti nel secondo decennio del XX secolo contro un ipotetico “pericolo comunista”. Fautori di questa attività di repressione furono J. E. Hoover (successivamente direttore dell'FBI), nel clima di nazionalismo che accompagnò l'entrata degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, e nel 1946, il senatore repubblicano J. R. McCarthy, promotore di una speciale commissione di indagine su presunte infiltrazioni nella società e nelle istituzioni del Paese di spie al servizio dell'Unione Sovietica.